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Migranti, toghe rosse contro l'emendamento del governo? Ma non lo hanno letto! Che figuraccia...

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I giudici sbagliano. E questa non è una novità. Spinte da motivi ideologici, le toghe rosse si sono mobilitate per una crociata sui migranti e contro il decreto flussi. Ma hanno preso un granchio clamoroso. Stiamo parlando della battaglia tra governo, l'Anm e i presidenti di tutte le 26 Corti d'appello contro l'emendamento al decreto flussi che sposta le competenze per la convalida dei trattenimenti nei Cpr alle Corti d'Appello.

Ebbene, le toghe si sono scagliate contro il testo e hanno deciso di impugnarlo, a livello concettuale, davanti alla presidenza della Repubblica. Secondo la loro visione, quell'emendamento avrebbe determinato una catastrofe nel sistema giudiziario per un presunto aggravio di lavoro sostenibile. Ma, stando a quanto riportato dal Dubbio, sembra proprio che i giudici non abbiano neanche letto il testo.

 

 

L'intervento, infatti, va nella direzione opposta a quella contestata dalle toghe. "Si sono affidati a notizie di stampa - si legge nel quotidiano - eppure sono magistrati. Leggere gli atti è il loro mestiere. Conoscere le norme, e leggerle prima di interpretarle, è il presupposto, del loro mestiere”. Il ripristino dei ricorsi contro il respingimento delle domande d’asilo in Corte d’Appello erano presenti nella versione originaria del decreto flussi, il 145 del 2024. Ma l’emendamento presentato da FdI, proprio per evitare quel sovraccarico lamentato, interviene cancellando quella possibilità, quel ripristino. Infatti la proposta del partito di Meloni dà priorità al trasferimento alle Corti d’appello della competenza sui Cpr. Alleggerisce gli uffici di secondo grado della prima materia in modo da rendere sostenibile l’assegnazione della seconda.

L'unico a essersi accordo dell'errore sembra sia stato Giuseppe Santalucia, presidente dell'Associazione nazionale magistrati. Certo, non ha ammesso il colossale granchio preso dai suoi colleghi. Ma per lo meno ha riconosciuto che ci sia stata un po' di "confusione".

 

 

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