Numero di laureati, l'allarme del rettore della Bocconi Billari: "In Italia problema particolarmente acuto rispetto ad altri Paesi"
Si è concluso "Presente e futuro dell’Università”, il ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione C.E.U.R in collaborazione con l’“Osservatorio sull’Università” dell’Università Bicocca di Milano, per favorire un dialogo proficuo tra docenti, formatori e studenti e proporre nuovi spunti di analisi su temi chiave per l’Università. Nel corso dell’ultimo incontro il professor Francesco Billari, Rettore della Bocconi, ha discusso degli attuali scenari demografici e delle loro implicazioni sul futuro dell’Università.
Billari ha parlato di quanto sia importante la demografia per pensare al nostro futuro, compreso il futuro del capitale umano e delle università. “La demografia infatti ci permette di pensare quanti ragazzi e ragazze ci saranno nel sistema scolastico e universitario e di come cambiare le transizioni da scuola e università per costruire il nostro futuro. Ci permette anche di confrontare paesi diversi, ad esempio confrontare le quote di laureati tra paesi per capire dove dobbiamo agire, ci fa capire che l’Italia ha un problema importante rispetto ad altri paesi sviluppati, ma anche rispetto al mondo che sta crescendo, nel basso numero di studenti laureati e questo problema è particolarmente acuto dato che abbiamo sempre meno ragazzi che crescono per il calo della natalità” ha dichiarato il rettore della Bocconi durante l’incontro con gli studenti.
Il ciclo di incontri è stato composto da cinque lezioni, tenute da altrettanti docenti universitari di comprovata competenza ed esperienza nel mondo dell’istruzione superiore. Il primo incontro ha previsto la partecipazione del Sociologo Mauro Magatti dell’Università Cattolica di Milano che, a partire da alcuni dati sulla condizione dei giovani italiani nel confronto con i loro coetanei europei, ha invitato a riflettere sul ruolo che l’Università può e deve svolgere nella formazione dei giovani e non solo. L’Università come luogo di libertà di espressione è stato invece oggetto di approfondimento della seconda lezione, tenuta dal prof. Luca Vanoni, Docente di Diritto Pubblico Comparato alla Statale di Milano, il quale, prendendo spunto da fatti recentemente accaduti, ha mostrato come la libertà di espressione possa finire sotto attacco proprio laddove dovrebbe essere massimamente salvaguardata.
Dei recenti sviluppi del sistema di istruzione terziaria si è occupato invece nel terzo incontro Matteo Turri, Professore della Statale di Milano e responsabile scientifico di MHEO (Milan Higher Education Observatory), mentre nel quarto Michele Meoli, Professore dell’Università di Bergamo, ha approfondito come stiano cambiando le funzioni dell’Università, in particolare per effetto dello sviluppo della cosiddetta terza missione.