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Torna L'Amica Geniale con "Storia della bambina perduta": la serie evento su Rai Uno

Annamaria Piacentini
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Sono passati otto anni da quando il regista Saverio Costanzo ha lanciato la serie, scritta da Elena Ferrante, ottenendo un successo strepitoso. Ora il cambio di rotta: per la stagione finale a dirigere è Laura Bispuri, una regista di grande talento. Il conto alla rovescia è già iniziato e c'è molta attesa per rivedere su Raiuno come sono cambiate le due amiche inseparabili, che hanno vissuto violenze e difficoltà incredibili, nell'età dell'adolescenza.Tutto ricomicia sull'onda delle emozioni. Le due protagoniste, Elena (Irene Maiorino) e Lia (Alba Rohrwacher) , sono i volti adulti di Lenu' e Lila. Si vogliono ancora bene, ma mentre Elena continua a inseguire Nino Sarratore (Fabrizio Gifuni), che non riesce a dimenticare, Lia è diventata un'imprenditrice informatica, benvoluta e stimata da tutti.

Sullo sfondo c'è la nostra Italia, che alla fine degli anni '70 e '80, vive momenti tragici, come il rapimento di Aldo Moro e il terremoto del 1980. Intanto Elena si trasferisce a Napoli con le figlie, mentre Lia, viene messa alla prova da gravi perdite. “E' stata una grandissima sfida, dice la regista, quando Costanzo mi ha proposto di girare la serie, mi sono emozionata. Avevo molto rispetto del suo lavoro, ha fatto film sempre con grande eleganza. Ho accettato, mettendomi al servizio della quarta e ultima serie”. Ma perchè questa storia è così affascinante e potente? Per la Rohrwacher, “tutto parte da una scrittrice eccezionale che è stata capace di intercettare un archetipo dove tutto il mondo è riuscito a riconoscersi”.La Maiorino, aggiunge: “il tema principale è l'amicizia, ma qui la Ferrante non fa sconti, riesce a parlare anche di zone d'ombra”.

Chi era completamente a digiuno su questa storia era Fabrizio Gifuni: “Non conoscevo l'etica del personaggio che dovevo interpretare, ero indeciso, avevo timore di infilarmi in questi abiti Mi dicevo: dovrò passare quasi un anno in compagnia di questo personaggio che fa perdere la testa alle donne.Poi, eccomi qui, anche se lui, e non io, cade nel trappolone della stirpe”. Soddisfatto il produttore Procacci che sottolinea:”Il bilancio è molto positivo, L'Amica geniale, è stato il prodotto più visto al mondo”.

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