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"Miss Fallaci", la nuova imperdibile serie con Miriam Leone

di Annamaria Piacentini martedì 22 ottobre 2024

2' di lettura

Miriam Leone interpreta la giornalista e scrittrice Oriana Fallaci nella serie in otto puntate di 50 minuti “Miss Fallaci”, che debutterà prima su Paramont e in seguito in Rai.E' un grande lavoro di ricerca , che mette in mostra la modernità di una giovane donna , che sin da bambina, aveva deciso di fare la giornalista, in un mondo fatto solo di uomini. Caparbia, controcorrente, amata e odiata, si è fatta strada puntando su ciò che credeva giusto, come il desiderio di partecipare alla resistenza italiana e recarsi al fronte, in qualità di inviata. Ma anche lei è stata una ragazzina con i suoi timori, le sue debolezze Quando , nel '43, a Firenze ci fu un terribile bombardamento, lei e la sua famiglia si rifugiarono in una chiesa. Oriana pianse, lo fece in modo silenzioso. Il padre se ne accorse e per scuoterla le dette uno schiaffo, dicendole: una ragazza, non deve piangere mai. Fu l'ultima volta che lo fece, lo giurò a se stessa, e mantenne la parola.

“ E' come un racconto di formazione, spiega la protagonista Miriam Leone, un lavoro molto avventuroso .E' stato stimolante mettere in scena la sua freschezza, il suo talento, che spero arrivi anche alle nuove generazioni. L'esempio? E' quello di una ragazza di 20 anni che fa la giornalista, senza scendere a compromessi, sottolinea Miriam- Era una donna forte, ma fragile in amore. Una ragazza indomita che non molla mai.” La storia parte dagli anni '50 ,con un famoso fallimento, quello della mancata intervista a Marilyn Monroe, che non accettò di incontrarla. Lei, trasformò quel “fallimento”, in qualcosa di buono: ricominciò”. Le sfide? “Sono estremamente orgoglioso del percorso che abbiamo fatto”, prosegue il produttore Gianluca Curti , “è un viaggio molto complesso con un finale positivo”.

Ma oggi poter fare la giornalista sarebbe stato come negli anni della Fallaci? “Credo di no,” aggiunge il regista Luca Ribuoli, però è proprio perchè Oriana ha combattuto da sola, ha pagato. Era polemica, ma giusta”. Sulla guerra diceva: credo che l'ingiustizia della guerra sia un aborto rimandato di 20 anni, perchè si mandano i figli a morire. Era femminista, solitaria, individuale, rinunciava alla sua femminilità perchè questo le permetteva di Essere..non di subire. Quando scriveva qualcosa di romantico, sottoliniava: questi personaggi, ti rubano l'anima. Ci sarà il sequel? Sicuramente sì, saranno gli stessi spettatori a chiederlo, come abbiamo fatto noi.

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