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Dai guai dell'ex Ilva alla trasformazione: un viaggio nella rinascita di Taranto alla Camera dei deputati

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“Sostenibilità” è stata la parola chiave nella celebrazione degli 80 anni dalla nascita di Confindustria Taranto. “Taranto ieri, oggi e domani. Viaggio nella città pioniera del Mezzogiorno. Laboratorio di resilienza e srebatoio di opportunità”. Questo il titolo scelto per l’evento, tenuto nella sala della Regina della Camera dei deputati, dove si sono avvicendati numerosi interventi dedicati alla trasformazione ambientale e sociale della città.

"Un processo già in atto - ha sottolineato il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, deus ex machina dell'evento - se partiamo proprio dalle nostre aziende e dalla loro straordinaria capacità di trasformarsi e di diversificare. Questa nostra importante ricorrenza celebrata nella Capitale - ha dichiarato il presidente - è emblematica della centralità che questo territorio vuole affermare rispetto al “Sistema Paese”, ribadendo ancora una volta la sua vocazione a diventare hub ambientale, laboratorio di best practices e quindi città ancora una volta pioniera del cambiamento". Naturale il riferimento all'acciaio, che proprio in questi giorni registra passaggi fondamentali in ordine alla futura acquisizione degli asset societari di Acciaierie d’Italia, ma anche ad altre importanti trasformazioni che riguardano i settori del porto, sempre più aperto e polifunzionale oltre che sostenibile, dell'aerospazio, dell'eolico e, appunto, del tessuto imprenditoriale.

Ad aprire la lunga giornata di lavori, giovedì scorso, è stata la segretaria di presidenza della Camera dei Deputati Annarita Patriarca. Particolarmente atteso il contributo video del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, realizzato ad hoc per trasmettere ai partecipanti l’idea dell’evoluzione, in pochi mesi, del complesso dossier “ex Ilva”, arrivato a un punto decisivo per il futuro dell'intero settore, dello stabilimento e del territorio jonico. "La più grande sfida industriale italiana l'abbiamo affrontata in pochi mesi", ha detto il ministro, indicando un anno complessivo come spazio temporale per l'apertura e la definizione della complessa vicenda: a marzo 2024 l'apertura dell'amministrazione straordinaria, a marzo 2025 è prevedibile l'avvio della "nuova” acciaieria, con un nuovo management e un nuovo piano Industriale. 

Fra gli altri, ci sono stati gli interventi dei viceministri all'Ambiente e alla Giustizia, Vannia Gava e Francesco Paolo Sisto. La prima ha evidenziato l’azione del governo a fianco delle imprese all’insegna dell’innovazione e del benessere sociale e ha auspicato una efficace e incisiva valorizzazione del porto di Taranto, considerando i porti come “le Porte d’Europa”.  Il secondo ha scelto di porre il focus sulla sfida cruciale di riuscire a coniugare gli articoli 32 e 41 della Costituzione, quindi il diritto alla salute e il diritto alla libera iniziativa privata economica. Un sfida raccolta anche da altri interventi a conferma della necessità del superamento del “dualismo antitetico salute-lavoro” verso un “binomio convergente e parallelo”. 

Ulteriori testimonianze sono arrivate dal prefetto di Taranto, Paola Dessì, dal presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, dal presidente della Camera di Commercio di Taranto e Brindisi, Vincenzo Cesareo, dal Presidente Anvur Antonio Felice Uricchio, dall'assessore regionale Alessandro Delli Noci e dal vicesindaco di Taranto Gianni Azzaro.

Un accento speciale ha meritato il tema della formazione che vede Confindustria Taranto, in particolare nella persona del vicepresidente Anda Furfaro, impegnata in un ambizioso progetto che coinvolge i ragazzi sin dalla scuola media perché siano preparati e coscienti delle opportunità e risorse offerte dal loro territorio.

"Ho trascorso quattro ore di bellissimo futuro - questa la chiosa del rettore dell'Università degli Studi di Bari Stefano Bronzini - in cui sono stati illustrati aspetti fondamentali: dall'innovazione alla ricerca, dalla formazione alle trasformazioni. Avete parlato di un'altra Taranto: forse è una città mai abbastanza raccontata nelle sue esperienze reali”. E poi, un appello agli industriali affinché guardino alla ricerca come ad un partner per lo sviluppo. “Non cerchiamo di mettere toppe sul passato, ma - ha concluso - costruiamo modelli diversi. La sinergia è nelle cose”. 

I lavori si sono chiusi con il saluto di Giammario Battaglia, founder dell'Osservatorio ADR, partner di Confindustria Taranto nella realizzazione dell'evento.

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