Guida connessa, sull'A22 si viaggia già verso il futuro
Fino a pochi anni fa per orientarsi durante un viaggio c’erano solo le cartine geografiche. Oggi possiamo contare sui navigatori, le informazioni radio e quelle che ci vengono dai pannelli a messaggio variabile. Domani potremo viaggiare quasi senza toccare il volante: le auto saranno connesse con le infrastrutture potendo gestire velocità, distanze e ostacoli in maniera quasi del tutto autonoma.
Autostrada del Brennero ha già un piede in questo futuro. Da anni è partner attiva di progetti co-finanziati dalla Commissione Europea volti a testare casi d’uso autostradali con tecnologia V2X e applicazioni di guida cooperativa. “Per fare un esempio – spiega l’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero Diego Cattoni – all’interno del progetto europeo C-Roads abbiamo già svolto in partnership con Iveco oltre 300.000 km di test del truck platooning, ossia un convoglio di Tir dove l’unico autista che guida è quello del primo Tir, sotto la regia dell’autostrada”. L’A22 negli ultimi anni, per garantire tale interscambio di dati, si è dotata di antenne bidirezionali (Rsu), oggi ben 68 e ha sviluppato software e hardware dedicati. Più recentemente si sono studiati, grazie a 15 Rsu mobili, anche dei casi di gestione e segnalazione di cantieri o veicoli di emergenza. “Il nostro obiettivo – continua Cattoni - è connettere l’infrastruttura con i veicoli in modo che, quando il parco viaggiante sarà in prevalenza smart, anche l’autostrada lo sia. In questo modo potremo abbattere il tasso di incidentalità, oggi quasi esclusivamente legato al fattore umano, potremo avere spostamenti più veloci e con orari certi e potremo far viaggiare più mezzi a parità di corsie”.
E la prova che un governo razionale delle velocità e dei flussi impatta positivamente sul traffico la si è avuta con il progetto BrennerLec, di cui è stata lo scorso anno varata la seconda edizione, BrennerLec after-Life. L’iniziativa ha infatti permesso di accertare che, attraverso una riduzione dinamica della velocità le emissioni di biossido di azoto andavano a calare del 10 per cento a bordo autostrada e la durata delle code, nelle giornate di traffico intenso, diminuiva di una o due ore.