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Intervista al regista Abel Ferrara sul film "Padre Pio", prima mondiale della versione italiana

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Che il regista americano Abel Ferrara fosse un genio della macchina da presa, lo sapevamo da anni. Ma che un buddista amasse Padre Pio, era  quasi incredibile. Eppure, Ferrara non ha mai mentito quando ha raccontato i personaggi dei suoi fim : è un regista vero, sincero a cui interessa mettere in scena   la verità in ogni sua sfaccettatura. Lo incontro per questa intervista in un grande albergo di Taormina,  E' elegante nel suo abito di lino bianco, è gentile e disponibile,  ma so che ha personalità forte, e cerco subito di metterlo a suo agio perchè è  che non ama le “trappole” giornalistiche, Il film già presentato a Venezia, arriva al festival grazie all'intelligenza del direttore Marco Muller, che sa distinguere una storia dall'altroa:  questo è cinema vero ,arriva in anteprima mondiale e in versione italiana. Da critico, lo considero un film capace di raccontare fatti e misfatti accaduti circa cento anni fa entrando nella storia dove un giovanissimo Padre Pio inizia la sua missione  sapendo che verrà selvaggiamente picchiato e attaccato dal diavolo. Il regista ha scelto molte bene i suoi protagonisti, facce da cinema vere, ben integrate negli anni che raccontano: dall'interpretazioni ai costumi, mi sembra tutto perfetto. Interessante anche l'analisi che fa di Padre Pio, nei momenti più difficili, dove si perde tra i pensieri e le preghiere, credendo fermamente alla parola di Dio. Nel film dice rivolto a Gesù; so che hai versato molte lacrime per l'ingratitudine degli uomini. E Gesù risponde: “amate chi è degno di amore”.
 
Maestro Ferrara, perchè ha scelto di fare un film che parla di Padre Pio?
 
“Io buddista, amo Padre Pio: come si fa a non conoscerlo?  E' colui che dal nulla ha creato un ospedale dove arriva gente da tutto il mondo. Ho realizzato anche un documentario  che racconta il massacro di San Giovanni Rotondo.”
 
In quegli anni, dove vivevano i francescani?
 
“Non  in questa città, ma in convento, nonostante ciò, dicevano la Messa e davano la comunione”.
 
Maestro Ferrara, qual è il fascino di Padre Pio?
 
“E' in grado di ascoltare perchè empatizza, è un padre, un fratello, un essere umano...ha compiuto miracoli”.
 
Lei è americano, giusto?

“Sì, sono americano, ma vivo molti mesi dell'anno a Roma. Questo film l'ho girato in due versioni, i miei attori  si sono autodoppiati nella versione italiana. Il film esce nei conema il 18 luglio”
 
Credo lo vedranno in molti: è autentico e non racconta false verità. Di questa storia  ricca di passioni,  di dolore e rinascita, deve ringraziare qualcuno?
 
“Sono grato alla vita basata sulla spiritualità”
 
Oltre a ciò che vediamo, cosa ha scoperto di Padre Pio?
 

“Che effettivamente è un Santo. E' stato testimone di un terrbile massacro, Il film parla anche delle prime elezioni libere in Italia”.
 
 Il suo film è una coproduzione Italia- Germania, e gli attori italiani, sono tutti protagonisti...
 
“E bravi, lo ammetto. Hanno recitato anche in iglese, Davvero brillanti”.
 
So che ha già un nuovo progetto, me lo dice,?
 
“Inizierò a girare American nails, con Asia Argento e William Defoe, sarà un ganger movie sorprendete, basato sulla tragedia greca Fedra”.

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