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Mira Brtka alla Galleria d'arte moderna e contemporanea di Roma

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La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea rende omaggio all'artista serba Mira Brtka (1930 – 2012) con la mostra “Il futuro è dietro di noi”, dall’11 luglio all’8 settembre.

Nata a Novi Banovci, l’artista si diploma nell’Accademia di teatro e arte cinematografica di Belgrado e inizia il suo percorso professionale nel cinema, una passione che la porta nel 1959 a Roma. Qui si diploma nel 1963 all’Accademia delle Belle Arti e conosce Giulio Carlo Argan, in un clima di fermento artistico-culturale che sfocia poi nell’impegno civile. L’artista fa parte del gruppo internazionale “Illumination”, insieme al maestro giapponese Nobuya Abe, frequenta Cinecittà, lavorando come scenografa e assistente alla regia dei registi Alberto Lattuada, Pietro Germi e Paolo Pietrangeli. Brtka, poi, diventa protagonista delle battaglie sociali e culturali del 1968 e nel 1975 aderisce al “Bureau for Preventive Imagination”. 

 

 

 

Inquadrata nell’Accordo di cooperazione culturale e di istruzione tra il Governo della Repubblica di Serbia e il Governo della Repubblica Italiana, la mostra offre una retrospettiva completa del lavoro di Brtka, con cento opere, tra pittura, scultura e alcuni costumi di scena. La mostra è curata da Angelo Bucarelli e da Miroslav Rodic e Ludovica Rossi Purini, l’allestimento è di Franco Purini. 

 

 

 

"La mostra, dunque, svela il rapporto con la Città Eterna dell’artista balcanica, che mantiene sempre saldo un forte legame con la capitale, anche dopo il 1970, quando rientra in Jugoslavia", ha detto Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. "Fa rivivere, in questo modo, anche la storia della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, allora al centro di un mondo in cui arte, cinema e moda si intrecciavano, trasformando a poco a poco lo scenario della “Dolce vita” nel palcoscenico delle battaglie socio-culturali del Sessantotto, dal secondo femminismo sino all’attivismo", ha concluso Mazzantini. 
 

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