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"Ricchi a tutti i costi": in arrivo su Netflix il nuovo film con Christian De Sica e Angela Finocchiaro

Annamaria Piacentini
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Dopo il successo di “NATALE A TUTTI COSTI” arriva il sequel “RICCHI A TUTTI I COSTI”, scritto e diretto da Giovanni Bognetti. Basato sul film “Mes très chers enfants” di Alexandra Leclère, è prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film, in associazione con Sony Pictures. Sullo schermo torna la famiglia Delle Fave con Christian De Sica, (il padre) Angela Finocchiaro (la madre), Dharma Mangia Woods (la figlia) e Claudio Colica (il figlio), a cui si aggiungono la nonna (Fioretta Mari) e il suo ipotetico fidanzato (Ninni Bruschetta), che fanno sesso ad ogni ora senza curarsi di nessuno. La famiglia delle Fave non crede a questo sentimento: lui è un po' più giovane e l'unico titolo che possiede è quello di Tombeur de femmes...mentre la nonna ha avuto in eredità sei milioni di euro, capaci di risvegliare anche l'appetito di qualsiasi bellimbusto senza lavoro. Insomma, la nonna è un buon partito! Ed è qui che comincia l'avventura direzione Minorca, ma tutti insieme e con un solo progetto: far fuori il fidanzato della nonna. Un compito difficile per dei “killer”, che non sono capaci di uccidere una gallina per la cena di Natale...Questo film leggero, solare, ricco di passaggi divertenti, è destinato a larghe masse di pubblico. La cinepresa del regista avvolge tutti i suoi attori in un reparto comico fatto di ironica tensione, dove i protagonisti sanno collocarsi nella classifica più alta del cinema italiano. “Mi sono divertito moltissimo”, spiega De Sica, un attore sempre in prima linea, bravo e capace di indossare, qualunque ruolo – “in effetti insieme alla mia famiglia dobbiamo compiere un assassinio ma coinvolgere anche i figli non è facile: il maschio è un po' vigliacco non vuole partecipare, e poi si lamenta che non propongo mai nulla di eccitante. Anche mia figlia è restia, ma pensa di avvelenarla con una rarissima pianta. Come padre, in tutti i casi, sono innamorato di loro. L'atmosfera è alla Woody Allen, ma il politically correct lo trovo una stron... se ti proibiscono anche di essere cattivo, è difficile lavorare. Ricordo un film di Alberto Sordi, Piccola peste, che faceva musica sulla testa delle vecchiette, oggi sarebbe impossibile girare quella scena. Ho incontrato Aurelio De Laurentiis e gli ho detto: se facessi quei film del passato, andrei in galera. La nostra storia ha anche del cinismo, ma rispetta le regole.” Il mio lavoro? Mi piace, però non ho studiato recitazione, mio padre me lo aveva sconsigliato, sono andato in Sud America, ho fatto il cameriere, ho imparato dalla vita e da mio padre. Ho fatto la stessa cosa con mio figlio Brando: ha studiato cinema e regia in America, ma ha fatto anche il cameriere. Se avessi fatto l'Università, oggi sarei un fallito. Intanto si parla di un nuovo sequel del film: “Il primo film ha incassato 20 milioni di euro, sottolinea-”mi auguro che questo vada bene come l’altro. Se Netflix me ne fa fare un altro, accetto. Magari girato in un bel posto di vacanza”. Per Angela Finocchiaro è stata una bella esperienza, questa commedia un po' nera. Ma, non ho giudicato il mio personaggio, mi ci sono buttata dentro: certo, ritrovare il mio ex spasimante tra le braccia di mia madre, mi ha dato più forza, nel pensarlo finito.” Fioretta Mari confessa: “Sono orgogliosa di aver girato con il mio amato De Sica, è stato lui a cercarmi. Diceva Fellini che il cinema era la migliore configurazione per arrivare in alto, l'arte è sacra. Dopo 170 commedie messe in scena, oggi impersono un'anziana che va a scoop...in Brasile. Insomma: viva il Brasile! Bruschetta risponde: “Sono l'amante che ha bisogno anche di soldi È più giovane di lei? Vado a letto ugualmente e le dico di amarla”. Insomma, la famiglia è sacra, ma sarà in grado di abbattere tutte le sfide morali in favore dei sei milioni di euro? Lo sapremo il 4 giugno su Netflix....non fate i “pigroni”, questo film è uno sballo.

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