Intelligenza emotiva, materia sperimentale nelle scuole e nelle associazioni calcistiche di Roma
Contrasto al bullismo e a tutte le condotte devianti della rete, compresi revenge porn, cyberstalking e sexting
Con questo obiettivo, Roma Capitale, in sinergia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha dato il via libera al protocollo elaborato dal Tavolo Tecnico sul Bullismo e Cyberbullismo: l’alfabetizzazione emotiva diventa una materia da portare sui banchi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado. Dagli istituti scolastici al settore sportivo giovanile, il passaggio è segnato da Lega Nazionale Dilettanti che, rappresentando la componente più numerosa della FIGC, la inserirà nelle realtà formative del rettangolo verde.
FORMAZIONE AL VIA - Si parte a settembre con quindici scuole primarie (o dell’infanzia) e secondarie di I grado e altrettante associazioni sportive dilettantistiche. Saranno messi a disposizione degli insegnanti di ruolo e dei tecnici qualificati di Federcalcio un manuale e diversi moduli e-learning. Da ottobre i docenti inizieranno la sperimentazione attiva nelle classi seguendo le tecniche apprese.
L’APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO - Interazione e condivisione sono gli elementi propulsori di questa nuova materia scolastica. Per fare alcuni esempi, il circle time, ovvero momenti frazionati della giornata dove si condividono esperienze belle e brutte, e il cartellone aptico affisso fuori la classe, dove ogni studente, al suono della campanella, dovrà scegliere quale gesto di saluto dare al proprio insegnante, se un abbraccio, una stretta di mano o un balletto senza contatto. Questo protocollo servirà, dunque, sia al docente, per comprendere meglio la vita emotiva dei propri studenti, che a questi ultimi, per condividere al gruppo classe tante cose della propria vita che sarebbero altrimenti messe da parte. “L’obiettivo del manuale psicopedagogico è quello di migliorare le competenze emotive e sociali degli studenti, potenziandone le capacità di mentalizzazione e di empatia”, dichiara il prof. Aldo Grauso, coordinatore del Tavolo Tecnico.
LE COMPETENZE SCIENTIFICHE - L’equipe scientifica, della quale fa parte la criminologa Roberta Bruzzone, è composta da docenti universitari specializzati in diversi settori. Una formazione multidisciplinare che trova il suo raggio d’azione nella psicologia infantile in ambito sistemico relazionale e nei disturbi del comportamento alimentare, fino a chiamare in campo competenze nel settore della devianza sociale, della criminologia e della psicologia dello sport.
“Nella nostra visione - spiega Grauso - qualunque evento violento, deviante o autodistruttivo dei nostri ragazzi trova le sue radici nell’analfabetismo emotivo infantile. Quest’anno quindi formeremo gli insegnanti prescelti e il prossimo anno il protocollo si attiverà direttamente sui ragazzi, con il coinvolgimento dei genitori. Ci auguriamo che questa sperimentazione diventi un reale supporto a favore di bambini e adolescenti, affinché siano in grado di riconoscere le emozioni, gestirle e tradurle verbalmente in modo costruttivo”.