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Sanità: allarme Uap, taglio rimborsi rappresenta grave minaccia

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Il Ministero della Salute taglia i rimborsi delle prestazioni sanitarie fino all'80%, sia alle strutture pubbliche sia alle private convenzionate. Il nuovo Nomenclatore prevede infatti tariffe che, in molti casi, risultano addirittura inferiori ai costi dei materiali. A riguardo, Mariastella Giorlandino, Rappresentante Salute, Università e Ricerca di Confapi - Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata, dichiara: "È fondamentale che si prenda coscienza della gravità di questa situazione, poichè è in gioco la salute collettiva. Solo per fare un esempio, non si possono sostenere i costi con tariffe che prevedono 12 Euro per una Visita Cardiologica". Gli annunciati provvedimenti del Ministero della Salute sul nuovo Nomenclatore tariffario aggraveranno la già critica condizione sanitaria innescata dalla pandemia, tra bilanci in rosso, liste d'attesa e cure non garantite, con conseguenze disastrose: ò collasso e fallimento delle strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate, soprattutto nelle Regioni del Sud Italia, in piano di rientro; ò perdita di decine di migliaia di posti di lavoro; ò tracollo dell'assistenza sanitaria italiana, soprattutto per i pazienti affetti da malattie gravi e croniche.

Spiega Mariastella Giorlandino: "Tutti noi, rappresentanti di UAP - Unione Ambulatori e Poliambulatori, sintesi delle più rappresentative associazioni imprenditoriali e di professionisti che operano nel SSN - abbiamo partecipato ai tavoli di lavoro del Ministero della Salute: ogni volta che è stata chiesta la ragione per cui, dopo 7 anni di stallo, si sia arrivati a definire l'attuale provvedimento, la risposta non è mai stata chiara. Per procedere alla nuova strutturazione tariffaria sarebbe stato indispensabile assicurarsi preliminarmente la disponibilità di fondi; stupisce quindi la manovra del Ministero, poiché siamo certi che nessuno dell'attuale Governo avrebbe negato i fondi, soprattutto in considerazione della condivisa importanza fondante della Medicina del Territorio. Con l'applicazione del nuovo Nomenclatore, la progettualità relativa all'implementazione della rete di punti prelievi e allo sviluppo della Medicina Appropriata, Inclusiva e di Prossimità non avverrà mai. Evidentemente la politica non ha compreso il nostro ruolo nello scacchiere sanitario: se non si interviene immediatamente la Sanità italiana rischia il collasso totale. E non dimentichiamoci che abbiamo il Giubileo alle porte". 

Mariastella Giorlandino sottolinea altresì: "Attenzione: si tratta di tagli che non riguardano solo la Sanità privata accreditata - che, ricordo, possiede i requisiti per prestare i servizi di prevenzione, diagnosi e cura ed è ufficialmente riconosciuta parte integrante del Sistema Sanitario Nazionale - ma riguardano in egual modo e in egual misura le Strutture Pubbliche, dove già si registrano inefficienze e drammatiche liste di attesa. Si pensi agli Ospedali in piano di rientro: le attuali disponibilità economiche già non sono sufficienti; dunque, tagliando ulteriormente i finanziamenti, come si pensa si possano adeguatamente gestire i futuri percorsi di presa in carico e assistenza della collettività?" E non è tutto: assisteremo ad una ulteriore divaricazione tra i cittadini delle Regioni che, avendone le possibilità, hanno scelto di integrare le tariffe con risorse proprie, e quelli delle Regioni che non possono permettersi questo tipo di intervento. Per queste ragioni l'UAP, insieme ad ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari) ed AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), chiede la sospensione del nuovo Nomenclatore Tariffario sino al 2025, quando saranno disponibili nuovi ed adeguati fondi, come anche auspicato anche dal Governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca. Mercoledì 20 marzo, alle ore 11:00, presso il Teatro Brancaccio di Roma, via Merulana 244, l'UAP invita tutti ad una pubblica riunione per illustrare a cittadini e rappresentanti delle Istituzioni, in modo aperto e trasparente, le drammatiche conseguenze derivanti dall'applicazione del nuovo Nomenclatore Tariffario di Specialistica Ambulatoriale e, soprattutto, per tentare, tutti insieme, far comprendere l'urgenza di un intervento concreto e tempestivo che salvi gli Italiani dal collasso del Sistema Sanitario Nazionale

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