Donne massacrate a Lecce e a Roma, Gancia (Lega): "Serve fine pena mai per questi assassini"
Stanotte una donna di 36 anni uccisa a Roma a coltellate dal marito sotto gli occhi della bambina, ieri una donna di 50 anni, madre di quattro figli, in provincia di Lecce, trucidata sempre a coltellate dal marito che ha poi ferito una vicina di casa intervenuta. E su quanto accaduto è intervenuta l'onorevole Gianna Gancia, parlamentare europeo della Lega: "Dal primo gennaio al dieci marzo altre venti donne uccise, quasi tutte in ambito familiare o affettivo, e ci lasciamo alle spalle un 2023 da 119 femminicidi, stando ai dati del Viminale. È ora di fermare questa strage: inaspriamo le leggi, azzeriamo le attenuanti per questi assassini. La settimana scorsa mi sono inorridita per i soli 21 anni di condanna inflitti all’assassino di Giulio Rigon, massacrata a soli 30 anni a calci e pugni dal compagno: una sentenza che ha ucciso la povera Giulia una seconda volta" Infine ha aggiunto: "Se vogliamo fermare questa strage dobbiamo certamente aumentare gli strumenti preventivi e migliorare ulteriormente il codice rosso, ma soprattutto applicare il ‘fine pena mai’ per tutti questi assassini, per lanciare un messaggio chiaro: chi uccide una donna deve trascorrere l’intera esistenza in carcere. Vogliamo pensare a queste povere Abele, a queste due ultime donne trucidate, e ai cinque orfani di questi ultimi due femminicidi, e non sempre solo a tutelare i loro Caini?".