Cibi in scadenza, dall'Italia la soluzione per controllarli
Il software progettato nel nostro Paese e unico in Europa fa risparmiare tempo e denaro ma soprattutto abbatte il rischio di possibili intossicazioni alimentari che rappresentano il 30% dei ricoveri in ospedale. Una rivoluzione culturale per scongiurare multe salate...
Il 30% dei ricoveri in ospedale sono causati da intossicazioni alimentari e, in particolare, da cibi scaduti o conservati male, assunti nel corso di un pasto consumato in esercizi pubblici o fra le mura domestiche. Un dato impressionante che spesso sfugge al controllo di esercenti e clienti. Reazioni allergiche, intossicazioni, parassiti intestinali: può capitare così che da un momento conviviale, come una cena al ristorante, possano scaturire spiacevoli conseguenze: "Il problema è innanzitutto culturale -spiega Franco De Salvo, Ceo di Chemical Services. Si tratta di un tema che non viene adeguatamente considerato, soprattutto in fase preventiva. Fa scandalo l'evento, ma poco si fa perché quell'evento non accada".
Una filiera, quella della sicurezza alimentare, che va dall’approvvigionamento delle materie prime fino al piatto servito in tavola, passando per le modalità di conservazione e preparazione: "Un sistema complesso -ricorda De Salvo- che va monitorato passo per passo. I parametri da rispettare per chi lavora nel settore food sono molti, secondo quanto stabilito dalle procedure HACCP. Un sistema complesso che prevede diversi step: controllare la merce in entrata, le date di scadenza, l’integrità delle confezioni e occorre assicurare una corretta conservazione dei cibi, separandoli in base alla temperatura richiesta. Ma non finisce qui: necessario, secondo le norme vigenti, rispettare le corrette modalità di scongelamento, le tempistiche tra le preparazioni e il servizio e l’igiene degli strumenti utilizzati. Una serie di verifiche e di scartoffie che lasciano spazio a possibili sviste".
Da qui, la necessità di gestire meglio le procedure che in Italia sono molteplici e, in particolare, il controllo degli alimenti in scadenza: "Un'app, ‘HACCP ok’ il suo nome, mette in soffitta i faldoni e, attraverso l'uso digitale, permette di risparmiare tempo e denaro, ma soprattutto di lavorare con serenità perché garantire la sicurezza fa parte di quella serie di elementi che caratterizza il brand di un esercizio commerciale e, ancor di più, di un ristorante, un panificio, una macelleria, una pasticceria o del reparto food all’interno di un albergo".
Il nostro Paese diventa così esempio virtuoso per un tema che riguarda l'Europa intera: "Compilazione registri, documenti in cloud -dice De Salvo- sono sempre reperibili da qualsiasi devices. L'obiettivo è quello di aiutare i professionisti che operano nel settore alimentare snellendo le pratiche burocratiche. Notifiche sulla scadenza dei prodotti e della relativa documentazione, sistema di inserimento della merce in magazzino, alert sulle sanificazioni sono solo alcuni degli aspetti che permettono un regolare svolgimento dell'attività. Senza dimenticare la possibilità di etichettare i prodotti e riconoscere, automaticamente, i lotti".