Osservatorio, guerra allarma una Pmi su due: fiducia in Meloni
Quasi un'impresa su due si dice estremamente preoccupata dagli sviluppi nella guerra in Medio Oriente ma la fiducia nell'esecutivo della Premier Giorgia Meloni nel fronteggiare la situazione non è intaccata. Il dato emerge dalla ricerca dell'Osservatorio 'Evolution forum business school sulle pmi', ideato dal formatore Gianluca Spadoni su un panel di oltre 1200 micro e piccoli imprenditori (cioè con fatturato sino ad 1 milione di euro, e meno di 5 dipendenti) e realizzato in vista del prossimo appuntamento di Evolution forum business school, il percorso di formazione e coaching di Gianluca Spadoni che ha avuto in passato docenti del calibro di in Brunello Cucinelli, Giampaolo Dallara, Andrea Pontremoli, Umberto Galimberti, Enrico Grassi e Ferdinando De Giorgi. L'ottava edizione si terrà presso la Dallara Academy a Varano de' Melegari (Parma) venerdì 27 e sabato 28 ottobre e vedrà protagonisti la sondaggista Alessandra Ghisleri e Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Dop. Ma vediamo ora tutti i risultati dell'Osservatorio Efbs sulle pmi di Gianluca Spadoni. Perché preoccupa tanto la crisi in Medio Oriente? In primis per l'impatto che avrà: quasi il 43% degli imprenditori ha voluto sottolineare che saranno mesi molto difficili per le proprie realtà visto che le guerre portano sempre un aumento dei costi dell'energia tra cui petrolio e gas (42,8%). La maggior parte però ha preferito dichiarare che "La guerra in Israele si aggiunge ad altre sciagure già in corso e ad altre che potranno insorgere" e quindi, con i giusti aiuti da parte del governo, "le PMI si abitueranno anche a queste" (71,4%). La possibile radicalizzazione di una guerra tra religioni preoccupa solo il 14,3% degli intervistati, stessa percentuale per chi, visti i recenti avvenimenti, teme l'uso sempre più frequente della tecnologia.
Soltanto il 7% è estremamente preoccupato dalla situazione e ha risposto "Mancano solo le bocciature delle agenzie di rating e ci sarà per l'Italia la 'tempesta perfetta'. L'unica cosa da sperare è che passi il prima possibile". Che cosa temono di più le pmi italiane? La maggioranza degli imprenditori ha risposto "la carenza di personale" (22,5%) a conferma del fatto che oggi è sempre più complicato assumere personale preparato. Spaventano meno sia la gigantesca burocrazia, che spesso va di pari passo con i problemi legati alle assunzioni, con il 19,6 % e l'inflazione che a sorpresa si trova sul gradino più basso del podio ("solo" 15,6%). Le PMI sono sensibili ai problemi legati all'ambiente e il 9,6% degli imprenditori oggi teme il cambiamento climatico che sta stravolgendo le produzioni. Anche le banche sono in difficoltà e raramente concedono crediti, è un problema per il 9,2% degli imprenditori. Sotto il 9% delle risposte registrate dall'Osservatorio Efbs la guerra in Ucraina (8,5%) e l'Agenzia delle Entrate (6,8%) che preferisce colpire le pmi piuttosto che le multinazionali. Infine, il caro energia a quanto pare non fa più paura (4,2%), così come 'i 5 giganti' del web e la "bomba sociale" dei migranti, entrambe all'ultimo posto (2,1%). Quali sono le principali richieste che le PMI oggi farebbero al Governo? Quasi la metà del totale degli intervistati chiede "un piano di formazione e sensibilizzazione sulle pmi a partire dalla scuola primaria" per permettere ai giovani del futuro di entrare più rapidamente e con una migliore preparazione nel mondo del lavoro (48%). Un buon 21,6% degli imprenditori vorrebbe una sanatoria fiscale che non riguardi soltanto gli scontrini. ll 13,5% del campione pensa al caro bollette e chiede un prolungamento a tutto il 2024 delle agevolazioni. Subito sotto, una parte degli intervistati (12%) si aspetta un prelievo fiscale maggiore per le aziende più grandi, in particolare per i cosiddetti '5 giganti del web'. Il Ponte sullo stretto non pesa più di tanto e solo il 3,4% delle pmi lo pretende del governo. Il 3% del campione Efbs chiede di far lavorare i migranti, il 2,3 fa lo stesso per gli ex carcerati, ma le priorità sono altre. Le difficoltà sono evidenti, ma come vedono in generale il futuro le piccole aziende italiane? Rispetto all'ultimo sondaggio dell'Osservatorio, risalente al mese di giugno 2023, la fiducia dei piccoli e medi imprenditori italiani è rimasta praticamente intatta. Infatti il 72% degli intervistati dall'Osservatorio di Gianluca Spadoni ha risposto "Positivo: le pmi italiane se la sono sempre cavata". Inoltre solo un intervistato ha risposto in maniera negativa e il 28% è semplicemente scaramantico e ha risposto "Vivo la giornata" poiché non se la sente di fare previsioni. È quanto emerge dalla ricerca dell'Osservatorio "Evolution forum business school sulle pmi", ideato dal formatore Gianluca Spadoni. (