Il laser italiano che aiuta i malati di sclerosi multipla
Si tratta del dispositivo che, frutto delle nanotecnologie, ha aiutato anche Djokovic a tornare il Campione di sempre. Si chiama Taopatch e nasce da un'idea di un'azienda veneta che, unica al mondo, lo produce. Lo studio, condotto su venti pazienti, evidenzia un aumento dei livelli di vitamina D e conferma miglioramenti nell'equilibrio e una maggiore forza nella presa degli arti superiori già ottenuti in altri studi precedenti.
I benefici su Novak Djokovic sono evidenti, ma ora arriva anche uno studio che dimostra come la sua applicazione migliori l'equilibrio nei pazienti affetti da malattie di carattere neurodegenerativo. Il laser indossabile Taopatch, è balzato agli onori delle cronache per aver permesso al campione serbo di risolvere i suoi problemi fisici, eliminando i dolori che lo tormentavano, e di tornare ad alti livelli, tanto da vincere la finale del Roland Garros e di diventare il tennista più vincente della storia: ”Da molti anni -racconta Fabio Fontana, Ceo di Tao Tecnologies, eccellenza veneta- sono diversi gli atleti che hanno deciso di usare il nostro dispositivo, dal ciclista Andrea Pasqualon alla sciatrice Asja Zenere, il pLuri campione europeo di boxe Luca Rigoldi, dal campione di marcia, Michele Antonelli al calciatore Mirko Antonucci. E una squadra importante di serie A ha voluto addirittura inserirlo nei plantari degli scarpini di tutta la rosa e ora le richieste sono notevolmente aumentate. L’innovazione -spiega Fontana- sta nell’uso continuativo, indossabile, il paziente o l’atleta, possono aver così 720 ore di terapia continuativa al mese, cosa che nessun terapista potrebbe mai fare".
I benefici della fotobiomodulazione, la luce usata come terapia, vantano già più di 135mila pubblicazioni scientifiche. La rivista European Journal of Translational Myology e la prestigiosa banca dati del settore medico, Pubmed, hanno reso nota una ricerca realizzata, per conto dell'Università di Palermo, dal team guidato dal professor Giuseppe Messina, con la quale si è accertato che il laser indossabile, frutto della nanotecnologia, è di aiuto per chi deve combattere contro patologie terribili come la sclerosi multipla: "Lo studio -spiega Fontana- ha dimostrato anche, che il dispositivo favorisce l'aumento dei livelli di vitamina D, garantisce miglioramenti, statisticamente significativi, delle misure baropodometriche e determina una forza maggiore nella presa sia con la mano destra che con la mano sinistra". "Si tratta -aggiunge il professor Messina- di parametri di grande rilevanza per chi soffre di queste malattie, garantendo un beneficio importante per il paziente".
Condotto su venti volontari con sclerosi multipla -12 donne e 8 uomini- lo studio ha visto l’uso di strumenti specifici per la valutazione come l’Hand Grip Dynamometer, per determinare la forza dell’impugnatura, e i sistemi Sensor Medica, per rilevare le misurazioni baropodometriche e stabilometriche. "Il test inoltre -ricorda Fontana- includeva dieci minuti di esercizio con Motomed, dieci minuti di trattamento propriocettivo con Human Tecar, quindici minuti di esercizi fisici e quindici minuti di terapia di massaggio su tutta la colonna vertebrale, un protocollo sviluppato dal Dr Diego Genua. Questo per dimostrare che il dispositivo si integra benissimo ai protocolli riabilitativi di fisioterapia, importanti per il benessere del paziente. In altri studi precedenti, condotti del Prof. Lomeo, avevamo dimostrato l’effetto del solo dispositivo non unito alla fisioterapia, avendo benefici crescenti per un anno intero di monitoraggio. Ai pazienti sono stati applicati due dispositivi Taopatch, uno sullo sterno ed uno sulla settima cervicale. I risultati sono resi evidenti dai video che abbiamo realizzato, risultati che ci gratificano ed emozionano. Sono la conferma che questi quindici anni dedicati allo studio sulle nanotecnologie stanno dando esiti insperati anche in un campo delicato come quello della salute".
"I test sono molto confortanti -aggiunge il professor Messina- non solo per i miglioramenti che a occhio nudo sono innegabili ma anche per il dato relativo all'aumento della vitamina D che, come è noto, agisce come attivatore delle difese immunitarie a vantaggio dell'intero organismo". "Il nostro obiettivo, nello sport come nella vita di tutti i giorni, è quello -afferma Fontana- di consentire a tutti di poter vivere meglio la propria quotidianità. Un'esigenza, quella di stare vicino a chi soffre, che ci ha portato anche, negli ultimi anni, a sponsorizzare film che raccontano situazioni al limite. Film come “I Luoghi della Speranza”, (che è stata anche l’ultima apparizione sugli schermi di Piero Angela) e ora ”Hoganbiiiki, Il Valore della Sconfitta" con Manuela Arcuri, che abbiamo voluto produrre come inno di speranza per le nuove generazioni e, allo stesso tempo, come grido di dolore che i giovani manifestano quotidianamente nella società odierna, ma che spesso gli adulti fanno finta di non sentire".