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Trappola sexy a Milano: il supermanager e la squillo, chi c'è dietro l'agguato

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Una brutta storia scuote la sanità milanese: una trappola a sfondo sessuale in cui la vittima è un importante manager membro della Fondazione Cariplo, con ruoli di peso nella clinica privata Madonnina e negli Istituti clinici Zucchi, entrambi del gruppo San Donato della famiglia Rotelli. Il nome del supermanager, secondo il Fatto quotidiano emerge dalle carte di un processo per bancarotta legata alla 'ndrangheta in Lombardia. L'uomo, sottolinea il quotidiano diretto da Marco Travaglio, "non risulta minimamente indagato, mentre il suo nome compare negli atti del pm perché altri, collegati in parte agli emissari dei clan, intendono trarre vantaggi dalla sua posizione". Una vittima, appunto, da ricattare. 

L'arma sarebbe stata l'incontro con una squillo marocchina di 18 anni in un hotel milanese in zona piazza Repubblica. Al centro delle indagini ci sono due soggetti accusati anche di favoreggiamento della prostituzione, anche se ricorda il Fatto che il Gip non ha accolto come accusa non disponendo dunque alcuna misura cautelare per loro. I due professionisti avrebbero cercato di esercitare pressioni sul manager per ottenere "contratti a oggetto la forniture di materiale per Covid-19 (mascherine e camici monouso)" con gli istituti Zucchi.

L'uomo che ha contattato la ragazza, scrive il Fatto, il 2 ottobre 2020, presumibilmente dopo che si è tenuto l’incontro tra la vittima del ricatto e la ragazza, viene intercettato al telefono con uno dei due indagati. "Lui è il principino, ma da oggi il principino è sotto scacco", dice il secondo riguardo al loro obiettivo. "Eh speriamo, dobbiamo chiudere l’operazione". Gli organizzatori della trappola sessuale "detenevano documentazione fotografica non però dell’incontro, ma della sola ragazza". L'obiettivo era far uscire il manager "con le ossa rotte". Rispetto a questa vicenda, conclude l'articolo del Fatto, come già detto, il professionista "non è indagato e risulta casomai come vittima del gruppetto. Di più: gli obiettivi di utilità non sono stati perseguiti. Almeno questo emerge dai riscontri degli inquirenti".

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