Le Pmi italiane incontrano l'innovazione in BI-REX: ricerca, network e linea pilota
“Un competence center a guida industriale, con un network a supporto delle linee guida delle imprese e una linea pilota per abilitare gli imprenditori alle nuove tecnologie”. È questo in sintesi l'identikit del “sistema BI-REX” dal punto di vista di uno dei fondatori, Michele Poggipolini, imprenditore di terza generazione alla guida di Poggipolini, vicepresidente e tra i fondatori del consorzio di 48 aziende e 12 università ed enti di ricerca.
È la storia di un incontro di successo tra l'azienda e il competence center, come quelle di Marini (Alfonsine, Ravenna), Cooltech (Formigine, Modena), Youbiquo (Cava de' Tirreni, Salerno) e Imageline (Faenza, Ravenna), e molte altre tra le numerose imprese venute a contatto con BI-REX.
Poggipolini
Fondata nel 1950, la compagnia di San Lazzaro di Savena (Bologna) è specializzata in progettazioni e lavorazioni meccaniche ad altissima precisione, nei sistemi di fissaggio strutturali (viti, bulloni, raccordi) destinati ai settori aerospace, automotive e motorsports.
Michele Poggipolini ricorda le idee fondanti del competence center: “La linea pilota è il carattere distintivo di BI-REX, in quanto offre un laboratorio dove poter testare le tecnologie prima di investire – afferma -. La guida industriale permette di cogliere le necessità del mondo produttivo, e decidere su quali tecnologie investire con l'obiettivo di restare sostenibili sul lungo periodo al di là dei finanziamenti pubblici. Terzo aspetto è il network formato da technical service provider, fornitori di software, da istituti di credito, e molto altro per dare tutte le risposte necessarie alle Pmi e alle grandi aziende che vogliono innovare. BI-REX ha un ruolo fondamentale anche nella formazione, per colmare il mismatch di competenze e per attrarre nuovi talenti”.
“Open innovation” è l'altra parola chiave, per questa compagnia con 120 dipendenti in cinque stabilimenti in Italia: “Abbiamo partecipato a otto bandi BI-REX negli ultimi tre anni, esperienze di collaborazione con università e aziende che hanno arricchito i nostri ingegneri – ricorda Poggipolini -. In particolare, la collaborazione con Bonfiglioli (di Calderara di Reno, ndr) e Ducati ci ha permesso di sviluppare una pedana in titanio, grazie alla tecnologia additiva di BI-REX, riducendone il peso della metà, in modo da migliorare le prestazioni del prototipo moto”.
E non è tutto. Poggipolini metterà le sue strutture a disposizione di BI-REX nel prossimo mandato: “Un laboratorio di 1.000 mq a San Lazzaro, sviluppato coinvolgendo startup e spinoff universitari, che metteremo in rete senza duplicare le tecnologie già presenti sulla linea pilota – spiega -. Avrà impianti per la stampa 3D su materiali innovativi, per il processo additivo su polimeri avanzati per strutture, nanotecnologie e cristallizzazione. Vi sarà anche la sede della nostra startup Sens-in, che ha brevettato un sistema per la servitizzazione dei fissaggi ovvero l'Internet of fasteners: viti e bulloni critici in grado di funzionare anche come sensori strutturali, al servizio di grandi clienti”.
Marini – Fayat
Mantenere la competitività, saper leggere l'evoluzione del mercato e anticipare i nuovi bisogni dei clienti: risponde a queste necessità l'esperienza in BI-REX di Marini, azienda di Alfonsine (Ravenna) che realizza impianti per la produzione di asfalto, capaci di soddisfare fino a necessità di 480 t/h. La compagnia del gruppo Fayat si è rivolta al competence center per simulare il flusso dati che permetterà di allestire sistemi di manutenzione predittiva sugli impianti, destinati alle maggiori imprese nel settore delle infrastrutture.
Accanto a Marini sulla linea pilota c'erano i ricercatori dell'università di Bologna e gli esperti di Siemens, partner BI-REX e partecipi del progetto insieme a Faentia Consulting. Il test ha permesso di verificare lo sviluppo di un'architettura IT utilizzando la tecnologia Siemens Edge. Il sistema raccoglie i dati, li memorizza nel computer, li indirizza verso il cloud dove vengono processati da algoritmi di machine learning, e infine li visualizza su un'app dello smartphone dall'operatore.
“L'esperienza con BI-REX è stata positiva, in quanto ci ha permesso di accelerare l'innovazione – spiega Roberto Pioggia, responsabile dell'area automazione di Marini-Fayat -: in 3-4 giorni siamo riusciti a installare, provare e verificare l'idea di partenza del progetto, che diversamente avrebbe richiesto molto più tempo e maggiori costi in ricerca e sviluppo, a nostro carico. La prossima fase vedrà l'applicazione del sistema sulle nostre macchine per la raccolta dati da campo”.
Il sistema di manutenzione predittiva si articola su un insieme di sensori per il monitoraggio delle fasi di essiccazione, filtrazione e lo stato di degrado del materiale consumabile. “Saper anticipare il malfunzionamento aiuta a mantenere elevata la qualità del prodotto, evitare gli sprechi di materiale non conforme, i fermi macchina e le perdite di ricavi, i consumi energetici eccessivi e il rischio di emissioni inquinanti fuori norma – osserva Pioggia -. I nostri competitor non hanno ancora proposto soluzioni simili, ma il mercato inizia a chiedere un sistema più 'guidato' oltre la semplice manualistica cartacea: puntiamo a restare ai vertici con il supporto di BI-REX nel ruolo di facilitatore, l'obiettivo è consegnare il progetto pilota al primo cliente nel 2024”.
Cooltech - Hydac
Con sede a Formigine e 70 dipendenti, Cooltech è un'azienda del gruppo Hydac specializzata nella produzione di sistemi e componenti per raffreddamento a liquido e gestione termica di dispositivi elettronici e meccanici, agganciata ai trend globali della transizione ecologica e digitale.
Coldplates e sistemi di raffreddamento Cooltech vengono applicati nella filiera produttiva dei semiconduttori, nel mondo del High performance computing per dissipare il calore dei supercomputer, nei power converter dei sistemi di trazione, delle pale eoliche, per poi passare al battery cooling impiegato sia in applicazioni mobili che statiche.
Il 90% del fatturato proviene dall'export e, per mantenere elevata la proposta di valore in settori in crescita, Cooltech si è rivolta a BI-REX per soddisfare le esigenze di innovazione nel controllo firmware e software, e nello sviluppo di una manutenzione predittiva.
“Essendo trainati da settori in forte espansione abbiamo bisogno di essere aggiornati e connessi con l'innovazione, in questo le competenze di BI-REX nella controllistica e nel co-design delle componenti sono state fondamentali – spiega Michael Serri, direttore generale di Cooltech -. Solitamente l'accuratezza degli impianti di raffreddamento standard è compresa tra 0.5 e 1.0 gradi, ma vogliamo portare le nostre macchine a una precisione di 0,005 gradi. Una buona controllistica sulle caratteristiche tecnico-fisiche delle componenti ci permette di ottenere strumenti efficienti, prestazioni di alta fascia nel mantenere la stabilità della temperatura e nella capacità di gestire l'evoluzione del carico termico, monitorare i consumi, nel rispetto delle normative. La manutenzione predittiva ci permetterà di offrire una funzionalità o un servizio aggiuntivo rispetto all'attuale tecnologia di Cooltech. Sono infine in analisi per i prossimi anni anche altre possibili applicazioni tecnolgicamente avanzate per migliorare la capcità di potenza termica dissipata per unità di superficie di contatto”.
Youbiquo
Un'azienda nata dal mondo della ricerca e specializzata nel progettare, sviluppare e produrre dispositivi indossabili IoT, che in BI-REX ha trovato una doppia dimensione, in una strategia “win-win-win”: Youbiquo è una Pmi innovativa di Cava de' Tirreni (Salerno) che realizza visori per la Realtà Aumentata e, oltre ad avvalersi delle strutture del competence center per i propri progetti, si propone anche come technology provider all'interno del network.
Per le aziende che entrano in contatto con il consorzio, Youbiquo realizza off the shelf smart glass non disponibili sul mercato, in base alle necessità di test sulla linea pilota. Inoltre sviluppa algoritmi di Intelligenza Artificiale applicata alla computer vision per dotare le telecamere di funzionalità correlate alla situational awareness sulle linee di produzione onde rilevare errori o anomalie. Tecnologie di AI e algoritmi che Youbiquo mette a disposizione della stessa BI-REX, per l'analisi a partire dai dati della lavorazione in 3D effettuata dalle stampanti per l'additive manufacturing.
“Per un'azienda nata dal mondo della ricerca, come la nostra, BI-REX rappresenta un importante osservatorio per avere un focus sul mercato che ci permette di coniugare i trend tecnologici con le problematiche reali incontrate dalle imprese – spiega Pietro Carratù, fondatore e ad di Youbiquo -. Possiamo quindi creare un match tra la nostra offerta di innovazione, indipendente dalle verticali di settore, e l'industria entrando in un network qualificato di consorziati. La possibilità di testare le nuove soluzioni ci permette di anticipare il mercato e la nostra proposizione di valore, il vantaggio competitivo si riflette su tutti gli attori che partecipano a questa rete”.
Youbiquo si avvale dell'additive manufacturing di BI-REX per lo sviluppo di componenti dei device indossabili, lavorando su carbonio e altri materiali generalmente poco utilizzati a livello industriale. “A breve sarà disponibile in BI-REX un service per creare circuiti stampati flessibili – spiega Carratù -. Sono componenti costosi, principalmente prodotti in Cina ma fondamentali per i nostri dispositivi elettronici indossabili: averli a Bologna sarà quindi per noi un grande vantaggio”.
I visori per la Realtà aumentata di Youbiquo vengono impiegati per migliorare ed efficientare le operazioni di manutenzione, l'assemblaggio di macchinari complessi, per il training tecnico specializzato e il controllo qualità. I settori di impiego più frequente sono il manifatturiero, la logistica ma anche quello culturale, offrendo una fruizione di contenuti più ricca ed estesa relativa ai beni e al patrimonio presentato al visitatore.
Youbiquo, fondata nel 2013, ha un organico di 20 persone, al 50% composto da laureati tecnici. “Attraverso BI-REX possiamo contribuire ad accelerare l'innovazione delle aziende più tradizionali o sviluppate a livello commerciale, aiutandole nella difesa dei propri asset – spiega Carratù -. Per queste imprese le ricadute positive a livello di business possono essere grandi, quando l'innovazione ottiene successo grazie a un rapporto complementare con un'azienda più piccola, ma innovativa come la nostra. Entrambe le categorie di aziende possono trovare in BI-REX un valido percorso di sviluppo, che auspichiamo si possa sviluppare anche a livello di network europei”.
Image Line
Una piattaforma di dati notarizzati tramite tecnologia blockchain nelle filiere dell'olio, del vino e del pomodoro con approccio “From Farm To Fork”: è Agri-Food TRACK, il progetto di coinnovazione tra Image Line di Faenza, ed EZ Lab Blockchain Solutions di Padova, con il supporto tecnico scientifico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, reso possibile grazie a uno dei bandi BI-REX che ha contribuito a coprire le spese di sviluppo del progetto.
Il progetto permette di integrare gli indicatori chiave di sostenibilità ambientale e socio-economica all'interno del processo produttivo e di trasformazione agroalimentare registrato dal sistema, basato sulla blockchain di Algorand. I parametri, ispirati al Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata, promosso dal Masaf, Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, possono essere applicati per valorizzare prodotti ad alto valore aggiunto, affiancando eventuali certificazioni di qualità, senza volerle sostituire.
“BI-REX ha creato un efficace ecosistema di innovazione, supportando tutta l'attività del progetto Agri-Food TRACK attraverso iniziative di networking, disseminazione di competenze, eventi di formazione a supporto della trasformazione digitale ed ecologica nelle filiere dell'Agricoltura 4.0 – spiega Cristiano Spadoni, project development leader di Image Line -. Va fatto un plauso in quanto il nostro progetto si è evoluto dalla presentazione alla chiusura in soli due anni, credo che qualsiasi compagnia del settore agroindustriale possa trovare in BI-REX un punto di riferimento per l'innovazione in chiave 4.0”.