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Auto, Casasco (FI): "Posizione governo su elettrico vitale per nostro sistema industriale e coesione sociale"

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“Il ‘no’ netto e chiaro all’Europa, annunciato dai ministri Pichetto Fratin e Urso, al nuovo regolamento che vieta dal 2035 la vendita di auto con motore termico è frutto di pragmatismo e di senso della realtà e conferma la precisa volontà del nostro Governo di salvaguardare gli interessi nazionali ed europei”. Lo dichiara Maurizio Casasco, deputato di Forza Italia e presidente della Confederazione europea della Piccola e Media Industria Privata. “Ieri ero a Berlino – spiega il parlamentare azzurro - dove ho preso parte in qualità di presidente europeo (CEA-PME) all’Assemblea di BVMW, l’Associazione delle piccole e medie industrie tedesche. E ho avuto modo di toccare con mano gli apprezzamenti da parte degli imprenditori tedeschi sulla presa di posizione italiana. Siamo riusciti, infatti, a far convergere sulle nostre idee anche altri Stati come Polonia, Bulgaria e la parte liberale del Governo della Germania, creando un blocco importante il cui obiettivo è quello di rivedere l’accordo. Quello dell’automotive è uno dei settori vitali del nostro Paese. Eliminare con un colpo di spugna il know how della componentistica e dei motori termici dall’Europa, considerando che la leadership tecnologica dell’elettrico è in capo ai Paesi asiatici, provocherebbe la delocalizzazione a lungo termine dell’intero settore senza contare che ad oggi l’energia è in gran parte prodotta da componenti fossili”. “Vale la pena ricordare – aggiunge Casasco – che la quantità di Co2 prodotta nel mondo è di 37 miliardi di tonnellate, di cui solo l’8% è prodotto dai 27 paesi della Unione europea, a fronte di un 50% prodotto da Cina, Usa e India. La Cina inoltre ha stabilito che raggiungerà la neutralità climatica entro il 2060, l’India nel 2070. La deadline imposta dall’Europa - conclude - può produrre effetti dirompenti sulla filiera di interi comparti produttivi e sulla forza lavoro, oltre che bloccare la programmazione e la progettazione di prodotti anche in termini di brevetti e di ricerca”.

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