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Premio Gianfranco Funari –Giornalaio dell'anno 2023 Vincono Fiorello, Serena Bortone e Diego “Zoro” Bianchi

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Dopo il successo della prima edizione, Libero produzioni televisive, con Marco Falorni e Andrea Frassoni, rispettivamente produttore e autore degli ultimi programmi di Funari, insieme alla FONDAZIONE CARNEVALE DI VIAREGGIO continuano a rendere omaggio a uno dei protagonisti televisivi più innovativi ed amati del piccolo schermo attraverso il PREMIO GIANFRANCO FUNARI – IL GIORNALAIO DELL’ANNO 2023.

La scelta dei vincitori è stata effettuata da un ristretto panel di valutazione composto da amici, collaboratori ed estimatori che negli anni hanno conosciuto e hanno lavorato al fianco di Funari: Morena Zapparoli Funari, il regista storico Ermanno Corbella, i giornalisti Gianni Barbacetto e Francesco Specchia, Marco Falorni e Andrea Frassoni. Nel pomeriggio FRANCESCO SPECCHIA ha condotto l’evento ABOCCAPERTA - GENERAZIONE Z, ispirato alla storica trasmissione ABOCCAPERTA condotta da Gianfranco Funari negli Anni 80 dove le persone comuni dibattevano in ogni puntata su una specifica tematica sostenendo le proprie posizioni. ABOCCAPERTA - GENERAZIONE Z è stato un talk dal vivo dove i ragazzi e ragazze dell’Istituto Giovanni Valle di Padova, (Liceo Artistico Audiovisivo/Multimediale), si sono confrontati su tematiche che li coinvolgono da vicino come i social, la tecnologia, il futuro, la parità dei sessi…

Poi Morena Zapparoli Funari ha letto le motivazioni dei tre premiati e si è collegata in diretta dalla con due vincitori Serena Bortone e Diego Bianchi in arte Zoro. Qui di seguito le motivazioni lette da Morena Funari per i 3 vincitori: Rosario Fiorello ogni mattina continua a dimostrarsi un fantastico giornalaio grazie alla sua sorprendente edicola di Viva Rai2 che riesce a coniugare perfettamente l’informazione con l’intrattenimento e viceversa, ottenendo indici di ascolto incredibili e costanti. “Famo er picco!”(cit. Funari)
Fiorello può permettersi di scherzare, su politica, cronaca, sport e ogni spunto offerto dalle news è utile per fare satira e informazioni in libertà fregandosene del “politicamente corretto”.
Come Fiorello anche Funari aveva l’abitudine di leggere i giornali alle 5 del mattino per essere informato sui fatti del giorno, solo che poi Funari crollava distrutto nel letto mentre Fiorello si prepara tranquillamente alla trasmissione. Nel 1994 quando Funari vinse il Telegatto, prima di salire sul palco a ritirare il premio andò verso il giovane Fiorello e i 2 si scambiarono un 5, un high five in pieno stile Anni 90. Oggi, 30 anni dopo Fiorello, pur mantenendo lo stile personale che lo contraddistingue, si è dimostrato un brillante erede di Gianfranco nella tradizione dei giornalai d’Italia e per questo merita il PREMIO FUNARI - GIORNALAIO DELL’ANNO 2023.

SERENA BORTONE
L’infotainment, la fusione tra informazione ed intrattenimento è un’arte televisiva popolare ma di difficile equilibrio. A volte può esser fatta come nel caso di Funari da un personaggio dello spettacolo che si presta al mondo dell’informazione, altre volte come nel caso di Serena Bortone, il conduttore o la conduttrice provengono dal mondo del giornalismo. Serena ha dimostrato tutto il suo talento da anchorwoman, da giornalista televisiva, soprattutto negli anni di Agorà in onda su Raitre, mentre dal 2020 con il talk show Ogni è un altro Giorno ha iniziato muoversi tra l’informazione e il più puro entertainment, mantenendo sempre la sua grande energia e positività. Prima di debuttare nella conduzione di Ogni è un altro Giorno Serena aveva dichiarato “La gente sarà il mio faro”. Tre anni dopo, superando anche accuse e polemiche, la Bortone è riuscita a mantenere questa promessa e a regalare al suo pubblico, alla gggente uno spettacolo popolare e di successo. Per queste motivazioni Serena Bortone merita il PREMIO FUNARI - GIORNALAIO DELL’ANNO 2023.


DIEGO BIANCHI in arte ZORO
Negli anni 2000 il Web ha creato nuove opportunità per l’informazione libera e per la satira, lasciando emergere nuovi protagonisti e personalità originali. Alcuni di questi come ad esempio Diego Bianchi in arte Zoro, sono diventati dei punti di riferimento anche al di fuori del Web conquistando spazi nei media più tradizionali come radio e tv. Zoro negli ultimi anni si è dimostrato un abile conduttore, consolidando uno stile televisivo personale e riconoscibile che ha conquistato una fetta di pubblico trasversale sia per età e che per orientamento politico.


Negli anni 90 Gianfranco Funari amava riprendere e commentare insieme al pubblico e agli esperti le dichiarazioni dei politici, i titoli dei tg e dei giornali facendo emergere le contraddizioni, le imprecisioni , le “balle” dei politici della Prima e della Seconda Repubblica. Zoro insieme al suo team, con Makkox in testa, a Propaganda Live con la sua rassegna Web fa la stessa cosa, regalandoci con un taglio sarcastico spunti di riflessione e molta comicità, spesso involontaria creata da politici, giornalisti, personaggi dello spettacolo e ovviamente dagli utenti del Web più brillanti e ironici. Diego Bianchi in molte occasioni sembra davvero un Funari 4.0 e per questo si merita anche lui il PREMIO FUNARI - GIORNALAIO DELL’ANNO 2023. “I premiati di quest'anno ci danno la fotografia precisa, con modalità diverse, del nostro momento storico e di come la televisione ci può e debba raccontare. Tutti e tre i premiati hanno degli elementi "alla Funari" e del professionista serio, ironico e libero che fu Gianfranco.” dichiara Marco Falorni, ex produttore e autore di Funari. “Il saper interpretare la realtà, anche in modo irriverente, ma sempre con sagacia è stata la cifra stiilistica di Gainfranco Funari, ma è anche lo stile narrativo dei nostri maestri che con il linguaggio della satira e dell'allegoria hanno saputo raccontarci la quotidianità”, spiega Maria Lina Marcucci, presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio.

Secondo l’ultima moglie Morena Zapparoli Funari “Gianfranco Funari sarebbe felice di sapere che anche quest’anno il premio “Gianfranco Funari giornalaio dell’anno “ verrà conferito nella cornice del Carnevale di Viareggio. Il suo modo di comunicare originale e irriverente ha fatto da apripista ad una maniera di fare televisione che ancora oggi è una delle più imitate per aver dato parola alla gente e aver indossato la maschera del “comune sentire” che smascherava le malefatte del potere”. “Anche se Fiorello, Bortone e Zoro sono tre fuoriclasse della tv di oggi, è evidente che abbiano fatto tesoro della lezione di un maestro della tv come Gianfranco. E’ bello che tutti e tre i premiati abbiano accolto questo premio con onore e grande rispetto per Funari.” Ha dichiarato Andrea Frassoni, ex collaboratore di Funari e autore del documentario FUNARI FUNARI FUNARI per Sky Documentaries. Il magazine on line MOW ha dato spazio all’iniziativa attraverso i suoi social seguendo i momenti clou che precedono l’evento fino alla proclamazione dei vincitori. CUSANO ITALIA TV ha seguito gli eventi live della giornata e nei giorni che precedono l’evento ha ospitato Il Premio e la Fondazione Carnevale in alcune delle loro trasmissioni.

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