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Sfumature: la necessità di informazione sul tema del fumo, cosa dicono gli studi

In collaborazione con Philip Morris
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La campagna Sfumature, lanciata da Philip Morris Italia nei mesi scorsi, nasce con l’intento di stimolare un confronto aperto sul problema del fumo in Italia. L’obiettivo è superare la polarizzazione del dibattito su questo problema e trovare soluzioni condivise, abbandonando le prese di posizione e il rimpallo tra “informazioni” e “verità” inconciliabili tra loro che hanno come unico effetto quello di generare confusione, in primis per i fumatori adulti che non smettono.

Una necessità di informazione registrata ormai da diversi studi che dimostrano come ci sia una richiesta che parte dalla società di saperne di più. Una richiesta rivolta a Istituzioni, mondo accademico scientifico e alle stesse aziende di fare di più, soprattutto in termini di ricerca e di diffusione di studi sul tema.

Alla base della campagna una semplice domanda da cui partire: possiamo parlarne? 

Da molti anni, l’Istituto di Ricerca Eurispes analizza, tramite indagini campionarie, i principali trend in Italia tra i fumatori adulti e gli utilizzatori di prodotti senza combustione alternativi alle sigarette, oltre che lo stato dei centri antifumo.

Da tre indagini realizzate in collaborazione con Philip Morris Italia e contenute nel 34° Rapporto Italia pubblicato nel 2022 da Eurispes, emerge proprio una richiesta di maggiori informazioni su esistenza e caratteristiche dei prodotti alternativi alle sigarette, con l’auspicio che produttori e autorità possano agire in modo sinergico per veicolare tali informazioni.

Il sondaggio “I fumatori italiani: abitudini, opinioni e tendenze”, condotto nel 2021 su un campione di oltre 100 fumatori adulti italiani, ha evidenziato come l’86,8% degli intervistati concordi nell’affermare che lo Stato dovrebbe permettere che i cittadini siano informati dell’esistenza di prodotti potenzialmente meno dannosi, promuovendo – lo sostiene il 69,1% – campagne di informazione dedicate. Il 41,5% afferma, inoltre, che lo Stato dovrebbe incentivare studi per valutare l’impatto di questi prodotti, rispetto a quelli tradizionali a combustione, sulla salute dell’individuo. Solo il 12,7% è convinto che lo Stato debba disincentivare lo sviluppo di prodotti innovativi poiché non vi è possibilità di riduzione del rischio nel tabagismo.

Dati e numeri di particolare interesse, e che evidenziano la necessità di informazione percepita nel Paese rispetto al tema del fumo, considerando, tra l’altro che in Italia ci sono ancora oltre 12 milioni di fumatori – numero sostanzialmente stabile da quasi venti anni.

Sfumature è la campagna di Philip Morris Italia per stimolare un confronto  su come eliminare il problema fumo in Italia. Nasce dalla consapevolezza di un crescente interesse e delle tante domande della collettività di fronte alla profonda evoluzione in atto grazie al progresso tecnologico. Partendo da una domanda: possiamo parlarne?  

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