Relazione tra magnesio e stanchezza: qual è?
Con il rientro dalle vacanze estive e il cambiamento della propria routine, è normale sentire un notevole calo di energie. Se prima i nostri pisolini pomeridiani erano la normalità, con il ritorno a lavoro a pieno ritmo risultiamo sicuramente in carenza energetica. Da questo ne derivano, stress, irritabilità e continui mal di testa. C’è chi risolve queste complessità attraverso appositi integratori per la stanchezza, per la propria carenza di magnesio. Ma perché il magnesio è sempre preso in considerazione quando si hanno dei down fisici?
Per comprendere il legame che unisce i livelli del corpo e il magnesio, bisogna prima di tutto concentrarsi sulla posizione del minerale all’interno del mantenimento di una corretta salute. Il magnesio ricopre un ruolo importante all’interno delle relazioni cellulari che consentono al corpo di restare in salute. Il magnesio ha un ruolo attivo nello svolgimento di tantissime funzioni vitali, come ad esempio:
- Permette un regolamento naturale dei livelli di glicemia e della pressione del sangue;
- Consente una corretta performance dei nervi e dei muscoli;
- Contribuisce alla resistenza delle ossa;
- Possiede un ruolo importante nella produzione di risorse energetiche per il corpo.
Dunque questo importante elemento ricopre il ruolo di carburante naturale all’interno del corpo umano, per cui dal momento in cui si riscontra un suo calo nell’organismo, è molto probabile che si abbia una crescita di stanchezza mista a fastidio muscolare.
Le circostanze intorno la carenza di magnesio
A questo punto possiamo chiederci cosa causa il calo di magnesio nel nostro corpo e sul piano fisiologico. (I casi sono tanti e, in base ad ognuno di essi, esiste una soluzione diversa.) Il fabbisogno di questo minerale cambia in relazione all’età e al sesso del soggetto interessato. A causa di questa ragione risulta complesso capire, al di là di quale soglia, la quantità di magnesio viene considerata troppo bassa. Alcune specifiche situazioni possono agevolare la decrescita del magnesio, agevolando l’arrivo della stanchezza chiamata da “ipomagnesemia”. Di seguito vediamo alcune cause all’origine del calo di magnesio:
- Condurre un’alimentazione scorretta, specialmente se a base di alimenti derivati da farine lavorate, può contribuire negativamente sulla (la) capacità di assimilazione del magnesio e causare stanchezza e abbassamenti dei normali livelli di magnesio.
- Anche la condizione di stato interessante, ovvero della conduzione di una gravidanza può essere all’origine di un calo di magnesio: essendo infatti una sostanza basilare per la crescita scheletrica e dei tessuti, la maggior quantità delle normali riserve di magnesio nel corso di una gravidanza vengono messe automaticamente al servizio della crescita del feto, causando di indisporre la futura mamma con una quantità sotto la norma. Infine si posiziona il fattore dello stress: l’indebolimento dell’organismo può essere oltre che fisico, anche mentale. Il nervosismo infatti che il corpo accumula spontaneamente come conseguenza ad un ambiente poco positivo, può provocare una decrescita di magnesio, contribuendo alla produzione di ormoni che agevolano l’esclusione del magnesio stesso. Questo processo in maniera continuativa peggiora le condizioni di stanchezza e l’assenza di forze.
Piccoli tips naturali su come vincere la stanchezza
Anche se le verdure non sono la prima scelta alimentare di molte persone, in realtà costituiscono degli integratori alimentari del tutto naturali. Una dieta che sia ricca di fonti minerali e di vitamine cambia completamente l’approccio alla giornata. Alcuni cibi ricchi del minerale magnesio qui di seguito elencati per contribuire ad un più completo fabbisogno giornaliero.
- La crusca;
- Il caffè d’orzo;
- Il cioccolato fondente;
- I Legumi;
- Le verdure a foglia verde (spinaci, cavoli, broccoli, bietole);
- Cereali integrali.