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Il Dottor Stefano Scavia è il primo medico in Italia a conseguire la prestigiosa certificazione di eccellenza I.A.O.

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Laureato in Odontoiatria con specializzazione in Chirurgia orale e Master in Implantologia, direttore sanitario e responsabile del centro Odontoaesthetics, il Dottor Stefano Scavia è il primo medico italiano ad aver conseguito la prestigiosa certificazione I.A.O. (International Academy of Osseointegration), espressione moderna di professionisti odontoiatri attenti a proposte culturali e formative di qualità. Ho deciso di raggiungerlo per congratularmi con lui e saperne qualcosa di più a riguardo.
 “E’ stato un percorso lunghissimo e particolare, durato quasi due anni”-sottolinea Scavia-“un percorso di alta formazione intervallato da momenti di verifica con test molto severi. Gli step finali prevedono due test didattici, con ben 303 domande complessive e successivamente la discussione orale di alcuni miei casi clinici, preparati secondo linee guida severissime, con la commissione IAO. La commissione, che si riunisce una volta all’anno, valuta e decide se accettare il candidato per sostenere la prova orale in occasione del congresso internazionale.
E’ stata davvero una sfida. Negli ultimi due anni mi sono preparato duramente, rinunciando alle ferie e ad ogni festività comandata. Per fortuna, il sacrificio è stato ampiamente ripagato e sono riuscito a conseguire la certificazione I.A.O.”.
Cos’è, esattamente, la certificazione I.A.O.?
“E’ l’eccellenza dell’odontoiatria in campo chirurgico ed implantologico. Conseguire questa certificazione può essere equiparabile all’ottenimento della terza stella Michelin nella ristorazione, per intenderci; significa che il mio livello di formazione e capacità clinica sono stati verificati dalla principale società scientifica del settore, un po’come ricevere la spunta blu su Instagram, per proporre un paragone più profano. Insomma, dopo un lunghissimo percorso di formazione e di verifica hanno certificato che sono un’eccellenza nel settore della chirurgia e dell’implantologia orale”.
Qual è stato, nello specifico, il percorso che l’ha portata a raggiungere questo importante traguardo?
“E’ fondamentale una premessa: fino ad alcuni anni fa esistevano varie società scientifiche nel settore odontoiatrico che, nell’era della globalizzazione, sono andate via via scemando, sino a scomparire oppure, si sono fuse, accorpandosi. Nel mio campo di specializzazione queste società si sono riunite appunto nella I.A.O., che convoglia in un solo ente tutto quello che riguarda la chirurgia della bocca e l’implantologia, non solo da un punto di vista didattico-culturale ma, soprattutto, da un punto di vista scientifico, accademico e di ricerca ”.
In cosa consisteva, dunque, la prova finale che le ha permesso di conseguire la certificazione?
“Come accennavo prima, ho dovuto preparare e documentare minuziosamente alcuni casi clinici (ogni casella del format prevede tante specifiche molto dettagliate relative a testi, immagini, bibliografia) e sottoporre la presentazione degli stessi alla commissione per approvazione. Dopo una attenta disamina, la commissione ha valutato i casi idonei e mi ha permesso di sostenere il colloquio finale, durato circa due ore. Dopo tre settimane dalla prova, ho ricevuto la notizia che questa era stata superata brillantemente”.
E’ il primo in Italia ad ottenere questa certificazione.
“Sì. Sia perché in Italia questa certificazione è stata introdotta da pochi anni, sia perché è talmente difficile e lungo il percorso per ottenerla che sono veramente pochi quelli che decidono di provarci. Quest’anno, ad esempio, sono stato l’unico a presentarmi”.
Lei nasce come Odontoiatra specialista in Chirurgia orale ma nel tempo ha conseguito anche altre specializzazioni. 
“Nasco come Odontoiatra e chirurgo orale, poi mi sono specializzato in Tecniche minimamente invasive e nella Rigenerazione dei tessuti. Il mio lavoro principale è quello di ricostruire ciò che nella bocca è stato perso a livello di osso, gengive, legamenti, etc. Il mio è un settore molto specialistico, tratto tutti quei casi in cui i pazienti non possono subire restrizioni o disagi a causa di cure dentali o che normalmente vengono classificati come non risolvibili”.
Oltre che medico, è anche un docente molto apprezzato.
“Sono docente all’Università Statale di Milano Bicocca sia per il Master di II livello in Chirurgia orale e Implantologia, sia per un corso del quarto anno del corso di laurea di Odontoiatria in tecniche chirurgiche minimamente invasive per cui sono professore a contratto; insegno pertanto sia ai medici che agli studenti”.
Ha fondato la M.I.D.A, prima Accademia di Odontoiatria minimamente invasiva, con chi collabora?
“Ho fondato la prima Accademia di Odontoiatria minimamente invasiva, la M.I.D.A. (Minimal Invasiv Dental Accademy). Sostanzialmente collaboro con grandi aziende multinazionali come opinion leader e ricercatore; svolgo corsi ed eventi formativi ai quali i medici possono iscriversi. 
I richiedenti hanno la possibilità di entrare nel network M.I.D.A. solo se partecipano ad una serie di corsi formativi e se superano un test finale. La prova consiste in un vero e proprio intervento di live surgery supervisionato da un tutor per appurare se il candidato si sia perfezionato adeguatamente sulle tecniche di nuova generazione di chirurgia e implantologia minimamente invasiva”.

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