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Guglielmo Marconi raccontato da sua figlia Elettra: "Mio padre ideò un prototipo di telefono cellulare. Era un dono per Papa Pio XI"

mercoledì 16 marzo 2022
2' di lettura

La principessa Marconi, testimone delle invenzioni e della storia di suo padre, si racconta in una conversazione con Alfonso Farina, uno dei padri della radaristica moderna: “Papà organizzava ponti radio in tutto il mondo per sentire la mia voce”. 

“Nella radio abbiamo uno strumento essenziale per riavvicinare i popoli del mondo, per fare sentire mutuamente le loro voci, le loro necessità e le loro aspirazioni. Il significato di questi moderni mezzi di comunicazione è così totalmente rivelato: un ampio canale per lo sviluppo delle nostre relazioni è oggi a noi disponibile, dobbiamo solo seguire il suo corso in uno spirito di tolleranza e di simpatia, desiderosi di utilizzare le conquiste della scienza e dell’ingegno umano per il bene comune”.

Era l’11 marzo 1937 e Guglielmo Marconi pronunciava queste parole durante l’intervento al Forum del Chicago Tribune, prefigurando gli scenari che avrebbero preso forma nel corso del ventesimo secolo. Il telefono cellulare, la televisione, il radar, la navigazione in Internet, le immagini satellitari: le applicazioni che oggi fanno parte della nostra quotidianità sono la sintesi finale di una serie di evoluzioni tecnologiche che trovano la loro matrice comune nelle nuove modalità di trasmissione delle onde elettromagnetiche. In sintesi, nella radio.

Viaggiando sul filo dei ricordi, Elettra Marconi rivive alcuni dei momenti più significativi dell’attività di Guglielmo Marconi. L’intervista, realizzata da Alfonso Farina e dalla giornalista Silvana Iannaccone, è stata organizzata nell’ambito di un progetto della Radar & Sensors Academy Leonardo, di cui Farina è presidente. Si è trattato di un corso di formazione per divulgare il patrimonio tecnologico italiano e non solo, promosso da Leonardo. Farina, considerato uno dei padri della radaristica moderna, è stato a lungo uno dei dirigenti dell’azienda.

L’ultranovantenne figlia del grande inventore ripercorre le tappe fondamentali della carriera del padre, rivissuta attraverso ricordi personali. Dalla “navigazione cieca”, per sperimentare la nascente tecnologia radar, al primo esempio di “telefono cellulare” per il Papa Pio XI, dall’emozione per la telefonata con il padre in mezzo al Pacifico, fino alla testimonianza della prima trasmissione televisiva della storia.

Una esplorazione continua, mossa da una visione globale e dalla capacità di anticipare i tempi. Quelle stesse peculiarità che oggi sono alla base del nostro modo di “fare impresa”, in cui ricerca e innovazione guidano nel tempo l’evoluzione delle tecnologie, per metterle al servizio delle persone, della società e del pianeta.
 

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