"Voglio perdere la verginità con Ahmadinejad"

La provocazione della giovane scrittrice Silvia Valerio
di Eleonora Crisafullisabato 27 marzo 2010
"Voglio perdere la verginità con Ahmadinejad"
1' di lettura

“Voglio perdere la verginità con Ahmadinejad”. A lanciare la provocazione è la giovane autrice del libro “C'era una volta un presidente. Ius primae noctis” (Vallecchi) da oggi in libreria. Silvia Valerio, a soli 18 anni, ha già le idee molto chiare sull’emisfero maschile e guardandosi attorno non trova nessuno all’altezza di essere definito "Uomo" se non il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Un lanciatore di coltelli - La Valerio ci tiene a precisare di non essere “inserita in alcuna linea di pensiero politico né di destra né di sinistra” e che la sua è quindi una scelta incondizionata: il presidente “mi sembra davvero l'unico che si comporta in modo che va oltre le solite politiche di equilibrio. Per fare una metafora da circo lui, tra gli uomini di Stato, è un lanciatore di coltelli mentre gli altri solo dei clown”. È l’unico uomo lontano dalle vanità dei palestrati e dalla mode, “un eretico del nostro tempo... Nega l'olocausto; pensa di usare l'atomica; mette a tacere l'opposizione; minaccia l'America...”. Certo, “non concede alle donne di sentirsi il vento tra i capelli...”. Ma questo non è affatto un problema per l'autrice, che, ingenua o coraggiosa, dice di non aver paura neanche delle reazioni della comunità islamica alle sue bizzarre fantasie.