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Prosperini patteggia 3 anni e 5 mesi

"Per me inizia una nuova vita: mi dedicherò al volontariato"
di Monica Rizzello sabato 8 maggio 2010

3' di lettura

L'ex assessore regionale lombardo Pier Gianni Prosperini ha patteggiato una pena di 3 anni e cinque mesi di reclusione nell'ambito dell'inchiesta che lo ha portato in carcere lo scorso 16 dicembre, accusato di corruzione, turbativa d'asta e truffa per un giro di tangenti nella promozione televisiva del turismo. Il patteggiamento è stato ratificato dal gup di Milano, Gloria Gambitta. «Il mio è un atteggiamento silenzioso, senza nessuna ammissione». A parlare Piergianni Prosperini: «il tempo è galantuomo. Vedremo in futuro» continua l’ex assessore. Prosperini dice comunque di star bene e di essere «solo un pò esterrefatto, offeso, colpito, toccato». Nelle settimane scorse l'ex assessore aveva anche tentato il suicidio ed era stato poi ricoverato ai domiicliari, in un reparto per il recupero. Quanto ad altre inchieste che lo possono coinvolgere, come una su un presunto traffico d'armi, Prosperini dice di non saperne niente: «Che sappia io non ho altri procedimenti in corso. Almeno per ora. Ma vallo a capire: qui ogni giorno ce n'è una nuova». «Per me ora inizia una nuova vita. Una vita di lavoro e di dedizione nei confronti di chi è stato più sfortunato, come i bambini disabili. E siccome credo molto nell'ippoterapia mi dedicherò a quella, perchè molti di questi bambini, se solo riescono ad appoggiare le mani sul cavallo sorridono, si sentono felici». È un Piergianni Prosperini che non si sottrae alle domande e che fa progetti per il futuro quello che esce dall'ufficio del gup milanese Gloria Gambitta dopo aver ratificato un patteggiamento a 3 anni e 5 mesi per corruzione, truffa e turbativa d'asta. Accuse che lui non giudica nemmeno ora. «Quello che è successo è successo -dice- ed è stato giudicato dai magistrati». Quanto alla politica «per un pò non farò niente. E poi..non si può mica fare tutto e stare con un piede in 17 scarpe. Ora mi dedico all'ippoterapia», ripete. E a chi gli ricorda la solidarietà espressa da Roberto Formigoni e Ignazio La Russa, subito dopo il suo arresto «credo che la loro solidarietà sia andata alla persona Prosperini -dice- e va al di là di quanto è accaduto. Penso che la loro solidarietà resti». Quanto al patteggiamento appena chiuso «posso dire di essere contento dei termini stabiliti. Alla giustizia va il massimo rispetto», sottolinea Prosperini che trova parole di stima anche per il procuratore aggiunto Alfredo Robledo, il pm che ha coordinato l'indagine sul marketing del turismo in Lombardia, quello che ha determinato per lui anche l'arresto. «Robledo -afferma l'ex assessiore- è una persona al di sopra delle parti». Con Prosperini hanno patteggiato anche Raimondo Lagostena Bassi, patron di Odeon tv, a due anni e 10 mesi e il consulente Massimo Saini a due anni e tre mesi. Il patteggiamento per Prosperini, difeso dagli avvocati Ettore Traini e Luigi Rossi, prevede anche un risarcimento di 80 mila euro e la confisca di 380 mila euro che erano stati sequestrati. Secondo quanto ricostruito dalle indagini del procuratore aggiunto Alfredo Robledo e del pm Paolo Storari, Prosperini avrebbe ricevuto una tangente di 230 mila euro per far aggiudicare al gruppo televisivo di Lagostena un appalto per trasmissioni sul turismo regionale del valore di circa 72 milioni di euro. Inoltre, al centro dell'inchiesta, c'era anche una vicenda di debiti che Prosperini aveva maturato con le emittenti locali Telelombardia e Telecity per circa 200 mila euro, poi 'abbuonatì ricorrendo al sistema di gonfiare le fatturazioni per le trasmissioni in cui era pubblicizzata la Borsa internazionale per il turismo del 2008. Prosperini, Lagostena e Saini erano finiti in carcere lo scorso 16 dicembre. L'ex assessore resta in regime di arresti domiciliari, che gli erano stati concessi a metà marzo. Il politico sta seguendo un percorso di recupero psicologico, che prevede alcuni colloqui in ospedale, dopo la vicenda del tentato suicidio che risale allo scorso 25 marzo. Questa mattina, mentre stava lasciando il palazzo di giustizia di Milano, l'ex assessore regionale lombardo, Pier Gianni Prosperini, si è fermato a soccorrere una donna che si era sentita poco bene nei corridoi del primo piano. Prosperini, con un passato da medico, ha notato la donna svenuta e si è fermato a prestarle soccorso, facendola distendere e sollevandole le gambe.

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