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Firenze: il David non si tocca, è nostro

Il sindaco replica al ministro Bondi: ci sono i documenti del 1871
di Albina Perri domenica 22 agosto 2010
Firenze: il David non si tocca, è nostro

2' di lettura

«Il David di Michelangelo è di proprietà del Comune di Firenze. Giuridicamente non ci sono dubbi, lo attestano tutti i documenti». Così, oggi pomeriggio, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha replicato al ministro dei Beni culturali Sandro Bondi nella polemica sul David.  Renzi ha citato, a questo proposito, la risposta ad un'interrogazione sull'argomento del sottosegretario all'interno Michelino Davico, il 9 giugno scorso, secondo il quale nel «1871 il David di Michelangelo è stato ceduto al Comune di Firenze a titolo di risarcimento». Renzi ha anche esibito il regio decreto del 1871 e l'accatastamento che sancivano il passaggio di proprietà di Palazzo Vecchio, compreso l' arengario, dove era esposto il David, dallo Stato alla città di Firenze. Renzi ha definito invece la relazione dei due avvocati del ministero, che ribalta queste conclusioni, «debole» e «non credibile». «Ne ho viste tante di relazioni - ha sottolineato - ma nessuna era debole come questa». Il sindaco di Firenze, messa da parte l'indignazione, si rende però disponibile a incontrare, a Firenze o a Roma, il ministro Bondi per discutere. «Noi - spiega - siamo pronti a tutti i tipi di gestione condivisa non nell'interesse delle singole amministrazioni, ma ai fini della fruizione di beni da parte dei cittadini».  La questione economica - la Galleria dell'Accademia, dove il David è esposto, incassa oltre 8 milioni di euro all'anno - per Renzi è aperta, ma quel che preme di più al sindaco è proporre «il modello di gestione dei beni culturali che si sta sperimentando a Firenze». «Noi siamo per il federalismo e il nostro modello, in questo senso, può essere molto interessante. Noi teniamo musei e biblioteche aperti fino a mezzanotte, Palazzo Vecchio oggi è aperto e pieno di turisti. Se lo Stato lo fa va molto bene, ma è disposto lo Stato a farlo?». Infine, la questione «brand» dei beni culturali. «Sarebbe interessante affrontare la questione dei diritti d'autore per lo sfruttamento dell'immagine di opere celeberrime», spiega Renzi sottolineando che il David «è il simbolo di Firenze».

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