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Cure mediche a 31 milioni di americani non assicurati

L'ultimo tentativo di Obama per salvare la riforma sanitaria
di Michela Ravalico sabato 27 febbraio 2010

1' di lettura

Giovedì sarà il d-day di Obama. Il presidente, infatti, presenterà a Democratici e Repubblicani la sua bozza di riforma sanitaria. Le grosse novità sono state anticipate oggi. Il presidente americano, che su un servizio sanitario più democratico si è giocato la sua campagna elettorale, conta di offrire a 31 milioni di americani oggi non assicurati la copertura sanitaria. Il piano dovrebbe costare mille miliardi di dollari in dieci anni. Per la prima volta nella storia americana il governo federale avrà l’autorità di controllare la crescita dei premi assicurativi. Com'era - Nel sistema americano l’assistenza sanitaria è a carico dei privati, che possono stipulare polizze con compagnie assicurative per coprire i costi delle prestazioni mediche e dei ricoveri ospedalieri. Come sarà - La riforma voluta da Obama obbliga gli americani ad avere un’assicurazione medica, con la promessa di ridurre i costi delle polizze e di assistere coloro che non possono permettersela. A riforma approvata, una percentuale di americani resterebbe comunque senza copertura medica, però rispetto ad oggi 31 milioni di americani in più avrebbero accesso ai servizi sanitari. Aborto - La proposta di Obama per la riforma della sanità si allinea con la posizione meno restrittiva del testo del Senato in fatto di aborto. Viene escluso l'emendamento approvato alla Camera su input dei democratici conservatori che proibisce alle mutue di offrire la copertura dell'aborto a chi acquista una polizza con sussidi federali. L'assenza di questo emendamento potrebbe causare problemi per Obama alla Camera.

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