I polli della libertà

Nuovi problemi in Lazio, escluso il listino della Polverini. Bossi, "Sono dilettanti allo sbaraglio"
di Michela Ravalicodomenica 7 marzo 2010
I polli della libertà
2' di lettura

La tragicommedia dei listini non  è ancora finita. In Lazio, dopo l'esclusione del listino Pdl nella provincia di Roma, ora tocca al listino Polverini. L'ufficio centrale elettorale della Corte d'Appello di Roma non ha ammesso alle elezioni regionali del Lazio il listino collegato alla candidata del centrodestra. Il problema, secondo quanto riferiscono fonti vicine al tribunale, sarebbe rappresentato dalla mancanza della firma di uno dei rappresentanti di lista di cui l'ufficio elettorale si sarebbe accorto solo successivamente all'accoglimento.  Allo stato dei fatti, in Lazio, sono stati ammessi solo il listino regionale della candidata del centrosinistra Emma Bonino e quello di Marzia Marzoli (Rete dei cittadini). Sono fuori invece altri cinque listini collegati ad altrettanti candidati presidenti: quelli di Renata Polverini, Michele Baldi, Roberto Fiore, Luca Romagnoli e quello di Francesco Battaglia (Popolo di Facebook). Polverini - «No, no, no. Non voglio parlare». Così la candidata del centrodestra ha risposto ai giornalisti che le chiedevano un commento sull'esclusione, dopo il Pdl, anche del suo listino. Polverini, secondo quanto si è appreso, ha saputo dell'esclusione del suo listino dalle agenzie questo pomeriggio nella sede del suo comitato elettorale in via Imbriani. Subito dopo, visibilmente contrariata, è uscita dalla sede e si è allontanata in macchina annullando il suo prossimo appuntamento elettorale delle ore 15. Bonino - "Con l'esclusione del listino a lei collegato Renata Polverini non è più candidata alle elezioni regionali del Lazio". Lo sostiene il presentatore della lista Bonino, avvocato Luca Petrucci. "La legge elettorale prevede che il candidato presidente sia anche capolista del listino, se decade il listino decade la candidatura". Lega - Per Umberto Bossi, leader della Lega Nord, "sono dilettanti allo sbaraglio". Bossi, a proposito dell'esclusione di alcune liste del centrodestra in Lombardia e nel Lazio per le elezioni regionali, non ha voluto aggiungere altri commenti in merito. Lombardia, caso Formigoni - È stato depositato poco prima delle 13 il ricorso contro la decisione della corte d'appello di Milano, di escludere la lista Formigoni dalla competizione elettorale del prossimo 28 e 29 marzo in Lombardia. Il ricorso è stato depositato dal presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, che è anche coordinatore regionale del Pdl, e da Massimo Corsaro, deputato e vice coordinatore lombardo del Pdl. Era presente anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. «Abbiamo consegnato il ricorso che spiega chiaramente che tutte le firme che abbiamo depositato sono pienamente legittime, a conforto del ricorso - ha spiegato Corsaro - abbiano prodotto delle sentenze del Consiglio di Stato, che dimostrano proprio la piena legittimità delle firme. Siamo pienamente ottimisti che il nostro ricorso sarà accolto». Quanto ai tempi della decisione della corte d'appello di Milano, Corsaro ha spiegato che non gli è stato detto nulla e che i termini di legge indicano in 48 ore il tempo massimo per decidere sul ricorso. «Da parte nostra - ha spiegato il vice coordinatore lombardo del Pdl - auspichiamo che i tempi siano ristretti».