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Marea Nera: la Bp è riuscita a chiudere il pozzo. Ma rischierebbe una multa di 21milardi di dollari

La falla petrolifera è stata tappata. Intanto la società dovrebbe sborsare un'ingente somma per il disastro in Lousiana
di bonfanti ilaria domenica 8 agosto 2010
Marea Nera: la Bp è riuscita a chiudere il pozzo. Ma rischierebbe una multa di 21milardi di dollari

2' di lettura

Proprio ora che la questione "Marea nera" si sarebbe potuta dire quasi archiviata grazie ai risultati positivi del test "Static Kill", British Petroleum ha perso quota nel mondo della finanza e si vedrà presto costretta a pagare un oneroso contributo per non aver rispettato la legge. Il 20 aprile scorso la falla alla piattaforma petrolifera "Deepwater Horizon", situata al largo della Louisiana, aveva infatti causato la fuoriuscita di greggio, riversando in oceano milioni di litri di petrolio, causando la catastrofe ecologica, seconda solo al disastro petrolifero della Guerra del Golfo, nel 1991. La Bp aveva quindi tentato di porvi rimedio in due tempi: prima con la cupola di contenimento e, in seguito, con il "tappo", ideato per "stroncare" la fuoriuscita del graggio. Ma, ora, "date le implicazioni politiche ed economiche di questa fuoriuscita, ossia la morte delle 11 persone nell’incendio di aprile e i danni all’ecosistema del Golfo - ha illustrato al "Financial Times" Jane Barrett, il Direttore del Dipartimento sulla legislazione ambientale dell’Università del Maryland- il Governo provvederà a calcolare l’ammenda più elevata possibile". Le possibili multe contro Bp vanno da un minimo di 1.100 dollari per barile rovesciato a un massimo di 4.300 dollari se la negligenza sarà dimostrata realmente grave. Il colosso petrolifero britannico potrebbe, quindi, dover affrontare un pagamento complessivo da 21miliardi. La compagnia si dice certa di riuscire a confutare le accuse, dimostrando la "buona volontà delle azioni provocate". E, oltre alle conseguenze in cui potrebbe incorrere, al momento la situazione finanziaria di Bp non è delle più rosee: i suoi conti sono in rosso e le perdite del gruppo per il secondo trimestre dell’anno sono state di 16,9 miliardi di dollari. Il test "Static Kill" è perfettamente riuscito- La buona notizia, tanto attesa, è stata comunicata questa mattina dalla Bp. L’operazione "Static Kill" è riuscita e il pozzo Macondo, da cui si è sprigionata la marea nera, è stato chiuso. La falla petrolifera, che ha causato il grave disastro ambientale nel Golfo del Messico, è stata tappata con l’iniezione di cemento e fango che ha spinto il petrolio nel bacino sottostante, in un deposito situato a 4mila metri sotto la superficie marina. Un'operazione senza precedenti che non era mai avvenuta a tali profondità. "La pressione del pozzo è ora contenuta dalla pressione idrostatica dei fanghi iniettati: era questo l'obiettivo dell'operazione" ha dichiarato il gruppo in un comunicato, garantendo che la situazione è ora sotto controllo. L'operazione è cominciata poco dopo le 15 locali di ieri ed è durata meno del previsto dato che, secondo le stime degli esperti, per completarla si sarebero potute impiegare fino a 66 ore.

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