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Maroni: "Giù le armi o interventi duri"

Berlusconi: "Raggiungere obiettivi dell'accordo". Assalti alla polizia a Terzigno, un agente ferito. Indagini su infiltrazioni clan
di carlotta mariani sabato 30 ottobre 2010

3' di lettura

La notte scorsa, due pattuglie della polizia sono state aggredite nel centro di Terzigno. Un agente è rimasto ferito a un occhio e ha varie contusioni. Secondo quanto appreso, i due gruppi di poliziotti, in abiti civili, sono stati accerchiati da alcune persone, soprattutto giovani, e sono stati assaltati. Tre persone sono state fermate con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e violenza. "Questo non è più accettabile perché le forze dell'ordine si stanno comportando con grande prudenza e grande responsabilità" ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Faccio un invito a tutti a deporre le armi, altrimenti credo che sarà necessario intervenire in modo più duro di quanto non si sia fatto finora''. Dda al lavoro - In serata, intanto, giunge la notizia secondo cui la Direzione distrettuale antimafia di Napoli avrebbe iniziato le indagini per accertare presunte infiltrazioni dei clan nei disordini di questi giorni a Terzigno. Linea dura del Governo – "Bisogna continuare a lavorare per raggiungere i risultati e gli obiettivi che ci si è posti con l'accordo": lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di una telefonata fatta in Prefettura a Napoli, dove è in corso un vertice sull'emergenza rifiuti. La notizia è stata riportata da fonti della Protezione Civile. “Non arretriamo di un passo. Andremo avanti con l'accordo, rispettando i punti del documento siglato, in maniera unilaterale" ha detto Guido Bertolaso, capo della Protezione civile. Patto non firmato dai sindaci dei paesi vesuviani che volevano maggior garanzie sulla sospensione a tempo indeterminato della discarica di Cava Vitiello. “La sua apertura è rimandata alle calende greche – ha precisato il capo della Protezione civile - ma non possiamo cancellarla dalla legge". Questo, per una precisa decisione del sottosegretario che si è preso la responsabilità anche della mancata visita del premier Silvio Berlusconi a Terzigno. “Altrimenti noi dovevamo cancellare tutte quelle previste dalla legge: o le cancelliamo tutte o nessuna, non ci sono cittadini di serie A e di serie B". Confermata la chiusura di tre giorni di Cava Sari per controllare le condizioni del centro rifiuti analizzando acqua e aria. Dopo la pausa, gli autocompattatori torneranno a sversare, ma solo quelli dei comuni della zona rossa. "I rifiuti di Napoli saranno conferiti nel termovalorizzatore di Acerra – ha spiegato Bertolaso - dove ieri sono state già bruciate 1.580 tonnellate di immondizia". Agli abitanti di Chiaiano, a nord del capoluogo campano, dove c’è una discarica all’interno del Parco delle Colline, è stato assicurato che non ci saranno aumenti di volumi. Il sottosegretario ha sottolineato che lì “nessuno, né i cittadini né gli ospedali lì intorno, si lamenta del cattivo odore” quindi vuol dire che “funziona ed è gestita correttamente". Napoli – È in corso un’operazione di pulizia straordinaria per eliminare i rifiuti dalle strade. Bertolaso ha dato il permesso di sversare negli Stir (impianti di trattamento rifiuti) di Tufino e di Giugliano. Qui, ieri sera, è morto l’operaio Silvano Di Bonito, 49 anni, investito da una pala meccanica. Il capo della Protezione civile ha ricordato che la vittima “era al lavoro per l’emergenza”. Reazioni – I manifestanti giudicano positiva l’apertura di Bertolaso ma rimangono fermi nella volontà di cancellare la Cava Vitiello dalla legge 123. "Questa vicenda insegna che non si governa con i miracoli, che finiscono in discarica” ha riferito il leader del Pd Pier Luigi Bersani. “Si governa con procedure ordinarie e chiedendo la solidarietà. Ed é inutile chiamare i Mandrake". Pier Ferdinando Casini, sottosegretario dell’Udc ha sottolineato che gli spot “non risolvono i problemi, li lasciano sul tavolo come si è visto con i rifiuti a Napoli". La critica di Leoluca Orlando, portavoce dell’Idv, è andata contro Bertolaso: “Non è più credibile, ha fallito, è ora che faccia un passo indietro".

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