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Facebook batte Wikileaks, Zuckerberg uomo dell'anno per il Time

Il fondatore del social network più popolare al mondo conquista la copertina del mese di dicembre
di domenico d'alessandro domenica 19 dicembre 2010

2' di lettura

Facebook batte WikiLeaks. La partita è quella per la copertina del Time, e la rivista Usa assegna la vittoria al social network che ormai ha "schedato" oltre 500 milioni di persone in tutto il mondo. E così mister Facebook, Mark Zuckerberg, conquista la copertina del mensile che spetta all'uomo dell'anno, battendo il superfavorito mister WikiLeaks Julian Assange, eletto vincitore - con un plebiscito - dai lettori del sito del Time. La rivista, visto il record di voti verso Assange, ha dovuto chiudere temporaneamente il sondaggio sulla propria home page, dato che stava nettamente superando tutti gli altri candidati. Mark Zuckerberg, 26 anni, ha creato e messo in piedi un colosso informatico da 1,1 miliardi di dollari di fatturato e da oltre mezzo miliardo di utenti iscritti. Dal 1927 il Time attribuisce la copertina del numero di dicembre alla persona dell'anno, ed è dunque diventata ormai un'istituzione. Nel 2009 era stato scelto il capo della Federal Reserve Ben Bernanke, mentre l'anno prima il vincitore annunciato e scontato fu Barack Obama, a quei tempi neo-eletto inquilino della Casa Bianca. LE MOTIVAZIONI - Il direttore della rivista Richard Stengel, come ogni anno, ha spiegato nel suo editoriale i perché della scelta: "Come altri due candidati di quest’anno, Julian Assange e il Tea Party, Zuckerberg non ha un grande rispetto per le autorità tradizionali. In un certo senso - scrive - Zuckerberg e Assange sono due facce della stessa medaglia, entrambi esprimono un desiderio di apertura e trasparenza. Mentre Assange attacca le grandi istituzioni e i governi attraverso una trasparenza involontaria con l’obiettivo di depotenziarli - procede Stengel - Zuckerberg dà la possibilità agli individui di condividere volontariamente informazione con l’idea di dare loro più potere". E così, mentre Assange vede "il mondo pieno di nemici reali o immaginari", Zuckerberg ("nato nel 1984, lo stesso anno in cui è stato lanciato il primo Macintosh" e che ora ha "messo in relazione oltre mezzo miliardo di persone") "considera il mondo zeppo di potenziali amici".

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