Obama con i musulmani: "Moschea su Ground Zero"

Il presidente americano dà il via libera alla costruzione, ma gli stessi musulmani starebbero pensando di abbandonare il progetto
di Paolo Franzososabato 14 agosto 2010
Obama con i musulmani: "Moschea su Ground Zero"
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"I musulmani hanno gli stessi diritto a praticare la loro religione di chiunque altro in questo Paese”. Con queste parole Barack Obama appoggia il progetto per la costruzione di un centro culturale islamico e di una moschea sul terreno di Ground Zero a Manhattan. Alla cena dell’Iftar organizzata dalla Casa Bianca, che rompe il digiuno del Ramadam, il presidente americano si schiera a favore dell’edificazione di un luogo di culto islamico sul suolo in cui sorgevano le Torri Gemelle, abbattute l’11 settembre 2001: “Capisco le emozioni che questo progetto solleva, Ground Zero è un posto sacro. Questa è l’America e il nostro impegno per la libertà religiosa deve essere saldo. Il principio secondo cui le persone di tutte le fedi sono benvenute in questo paese, e non saranno  trattate in modo diverso dal governo, è essenziale per ciò che siamo”. Un invito alla tolleranza quello di Obama. “La causa di al Qaeda non è l’Islam, è una volgare distorsione dell’Islam. Al Qaeda ha di fatto ucciso più musulmani che  persone di altre religioni e questa lista include i musulmani innocenti uccisi l’11 settembre”. Contrario il candidato Repubblicano governatore per lo stato di New York, Rick Lazio, perché “il Presidente continua a non ascoltare i newyorkesi”. A New York, “con oltre cento moschee, non è una questione di religione, ma di sicurezza”. A togliere le castagne dal fuoco per Obama, però, potrebbero essere gli stessi leader musulmani coinvolti nel progetto. Secondo il sito del quotidiano israeliano Haaretz, infatti, i proprietari dell'immobile starebbero pensando di rinunciare a costruire la tanto discussa moschea vicino a Ground Zero. Alla base della decisione la volontà da parte dei mussulmani di non scatenare un'ondata di ostilità religiosa e anche dei problemi finanziari: secondo l'Haaretz, infatti, mancherebbero anche i fondi necessari per l'ambizioso progetto che, secondo le prime stime, costerebbe centinaia di milioni di dollari.