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Chavez fa pace con la Colombia

Intermediazione argentina. Vertice con il nuovo presidente di Bogotà: "Abbiamo cancellato la parola guerra dal vocabolario"
di Paolo Franzoso sabato 14 agosto 2010

2' di lettura

Un faccia a faccia per sistemare tutto. Colombia e Venezuela fanno pace dopo aver interrotto i rapporti diplomatici il 22 luglio e dopo un breve periodo di alta tensione. Il nuovo presidente colombiano Juan Manuel Santos – insediatosi sabato al posto del suo mentore, Alvaro Uribe - al termine del suo incontro con il collega venezuelano Hugo Chavez, avvenuto nella città colombiana di Santa Marta, annuncia la ripresa delle relazioni bilaterali. Il luogo scelto per il colloquio ha un forte valore simbolico: i due presidenti si sono incontrati nel castello dove Simon Bolivar, eroe dell’indipendenza di entrambi i paesi, morì il 17 dicembre 1830. "Il risultato è molto positivo. Abbiamo deciso di ristabilire i rapporti diplomatici e di lanciare una roadmap per approfondire e far progredire tutti gli aspetti dei nostri rapporti", ha dichiarato Santos. "Fidel Castro aveva ragione la scorsa  notte dicendo che non vedeva la possibilità di una guerra", ha commentato Chavez, riferendosi all’ex presidente cubano. "Hai detto di aver eliminato la parola guerra dal tuo vocabolario-  ha aggiunto il caudillo venezuelano guardando il suo interlocutore - e così ho fatto io". I due leader hanno poi ringraziato l’ex presidente argentino Nestor Kirchner che ha mediato fra i due paesi nel suo ruolo di segretario generale dell’Unione delle  Nazioni Sudamericane. A sottolineare il nuovo clima, Chavez si è presentato all’incontro con un mazzo di garofani rossi per il ministro degli Esteri colombiano, Maria Angela Holguin. Chavez aveva ordinato l’anno scorso un congelamento dei rapporti diplomatici con la Colombia dopo che Bogotà aveva concesso agli Stati Uniti l’uso di sette basi militari. Il 22 luglio il presidente venezuelano ha interrotto i rapporti diplomatici dopo che Uribe aveva accusato pubblicamente il Venezuela di ospitare sul suo territorio 1500 guerriglieri delle Farc colombiane. All’incontro di Santa Marta, Chavez ha smentito nuovamente di   aver concesso aiuto alle Farc. "Se avessi sostenuto i guerriglieri, e ricordate che sono presidente da 11 anni, si sarebbe visto, con risorse, armi. Ma noi non li sosteniamo, che non ci siano dubbi. Fin dal 1999 ho detto più volte che non vi è futuro per la lotta armata dei ribelli colombiani".

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