Stanze per il sesso in carcere

La proposta del sottosegretario alla giustizia Alberti Casellati
di Eleonora Crisafullisabato 10 aprile 2010
Stanze per il sesso in carcere
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"Si dovrebbe pensare anche alla vita sessuale dei detenuti". Ad avanzare la proposta e spingere alla riflessione è il sottosegretario alla giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati, che dagli studi di Radio2 ha ribadito la necessità di interessarsi anche degli aspetti più intimi della vita da reclusi. "Non è facile organizzarla ma potrebbe essere sano. Bisognerebbe predisporre delle stanze dove potersi incontrare con le proprie mogli per un intrattenimento di carattere sessuale-affettivo. Riserverei a questi incontri lo stesso tempo dedicato ai colloqui con la famiglia, diciamo un’oretta." Secondo la Casellati, "una persona repressa nel suo istinto naturale e sessuale può avere qualche altra polarizzazione sessuale, magari anche non desiderata o addirittura imposta dall’ambiente".