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Kaczynski, nella cabina c'erano due persone estranee all'equipaggio

Un "estraneo" è già stato identificato. Ma il nome e il contenuto delle conversazioni non sono stati rivelati
di Monica Rizzello domenica 23 maggio 2010

1' di lettura

Nella cabina del Tupolev 154 caduto il 10 aprile scorso a Katyn, in Russia, causando la morte del presidente polacco Lech Kaczynski, c’erano due persone estranee all’equipaggio. Oltre a Kaczynski, nell’incidente aereo morirono altre 95 persone. Il viaggio era stato programmato per rendere omaggio alle vittime polacche dell'eccidio staliniano del 1940. Uno degli «estranei» è già stato identificato, nonostante i rumori di fondo legati al fatto che la porta della cabina era aperta. «La voce di una delle persone è stata identificata, qualla di un'altra deve essere sottoposta ad una identificazione supplementare da parte polacca», ha spiegato Tatiana Anodina, presidente del comitato interstatale per l'aviazione. Nella conferenza stampa sui risultati preliminari dell'inchiesta, Anodina non ha precisato chi è la persona identificata né il contenuto delle conversazioni. Dopo l'incidente i media avevano avanzato l'ipotesi che i piloti avessero subito pressioni da parte del presidente o del suo entourage per atterrare lo stesso, nonostante la fitta nebbia e la scarsa visibilità all'aeroporto di Smolensk, 400 km a sud ovest di Mosca. La presidente del comitato interstatale per l'aviazione ha inoltre precisato che i piloti del Tupolev non si addestravano con regolarità al simulatore.

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