Forse chi ha il naso un po' troppo pronunciato vorrebbe ricorrere al chiurigo plastico. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Infatti ci sono buone notizie per chi si cruccia per un naso taglia extralarge. Secondo un recente studio dell’Università dell’Iowa negli Stati Uniti, chi ha un naso vistoso è più al riparo da malanni e acciacchi e dunque è meno suscettibile a raffreddori e virus influenzali. Ben vengano quindi supernasi come quelli di Sarah Jessica Parker, Barbra Streisand, Barry Manilow e, infine, Gerard Depardieu. Dalla ricerca è emerso che questi nasi importanti sono dotati di una barriera che blocca fisicamente, facendo muro, particelle di polvere e batteri nell’aria che faticano di più a farsi spazio nell’organismo. Dunque oltre a essere considerato come segno di mobiltà e intelligenza, ora è un prezioso alleato anche per la salute. Gli scienziati Usa hanno infatti rilevato che i profili prominenti inalano in media quasi in 7% in meno di sostanze inquinanti. Deviano così i germi in entrata, riducendo persino gli effetti del cosiddetto "raffreddore da fieno" e rendono meno cagionevole chi ne possiede uno. I ricercatori dell’ateneo dell’Iowa, per giungere a questa conclusione, hanno creato due nasi artificiali di diverse dimensioni: uno 2,3 volte più grande dell’altro. Ogni naso era posto su una testa artificiale dove c'erano anche labbra di differente volume. A queste era collegato un tubo che aspirava aria contenente una serie di particelle. Gli studiosi hanno potuto osservare che il profilo più pronunciato aspirava il 6,5% in meno di sostanze contenute nell’aria. Ma non solo. Anche le labbra più grandi hanno funzionato da barriera, limitando del 3,2% l’assunzione di particelle. La ricerca, pubblicata sulla rivista "Annals of Occupational Hygiene", mostra dunque che tratti più decisi, contraddistinti da labbra e naso formato XXL, possono mettere a riparo da malanni vari: «Un profilo che sporge dà una migliore protezione alla bocca - spiega Renee Anthony, a capo dello studio - Pertanto un naso grosso potrebbe ridurre il rischio di infezione e questa barriera naturale potrebbe funzionare anche per il polline».