(Adnkronos) - Nicole Wermers coniuga nelle sue opere riflessioni formali con uno studio dello spazio (urbano) e delle sue connotazioni sociali, economiche e psicologiche. Strutture visibili e invisibili dello spazio pubblico e le loro manifestazioni in oggetti e materiali che determinano i nostri movimenti e le nostre attivita', costituiscono il sistema di riferimento all'interno del suo lavoro e della sua presentazione a Villa Massimo. Oltre alla scultura Untitled Forcefield l'artista espone nuovi lavori fotografici. Per l'architettura, Jorn Koppler si concentra sul tema Die Poetik der Architektur: Modelle zum Konzept der In-Werksetzung der Natur (La poetica dell'architettura: modelli per il progetto di messa in opera della natura) esponendo diversi oggetti e modelli architettonici. Il lavoro di Antje Buchholz presenta singoli modelli del progetto Modellstadt (citta' modello, dal 2003) del gruppo di architetti BARarchitekten di Berlino accanto a nuovi modelli e studi tratti dalla vita urbana quotidiana a Roma. Al centro dell'analisi vi sono strutture architettoniche che sono caratterizzate da una programmazione complessa e rappresentano in modo particolare punti d'intersezione con lo spazio urbano, offrendo cosi' potenziali per uno scambio e per la comunicazione. Per la composizione, Hauke Berheide presenta una performance live del suo pezzo Epilog II (Heimat) eseguito dal Sonar Quartett (quartetto d'archi) di Berlino e dal musicista romano Alessandro Di Giulio (percussioni). Lo stesso Sonar Quartett esegue il pezzo per quartetto d'archi del compositore Petros Ovsepyan (borsista Casa Baldi) dal titolo String Quartet No.2. (segue