Culona Merkel, i tedeschi si vendicanoattaccando le atlete italiane

Nel mirino dei teutonici Elsa Casanova, capitano della nazionale di pallanuoto
di Nicoletta Orlandi Postidomenica 5 agosto 2012
Natasha Keller

Natasha Keller

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Se la sono legata al dito e alla prima occasione, tra l'altro decisamente fuori luogo, si sono vendicati. I tedeschi, arrabbiati con gli italiani per i commenti non proprio generosi, ma assolutamente veritieri (oltre che ironici) sull'aspetto fisico della cancelliera Angela Merkel, non hanno trovato di meglio che prendersela con le nostre atlete, andando a cercare tra le 127 azzurre impegnate nelle più svariate discipline, dalla pallavolo al tennis, dalla ginnastica artistica alla pallavolo, passando per judo, nuoto, tuffi e tanto altro, quelle meno belle.  I "tesorucci" - Bild, non solo ha fatto una galleria fotografica, con quelle che chiama "i tesorucci", ma le ha beceramente prese in giro per le "maniglie dell'amore italiane" che compaiono sui corpi di alcune nostre campionesse. In particolare, a finire nel mirino, del giornale tedesco Elisa Casanova, capitano della nazionale di pallanuoto. "Una bomba a mano nella vasca italiana. Si chiama come il leggendario playboy veneziano, eppure è più grossa". Battutona. Più avanti scherzano sul suo soprannome, "la piccola Ely", e la ribattezzano: "Eine echte Wuchtbrumme" ovvero "un vero armadio di donna". E ancora: "Di fronte a lei non tutti gli uomini si sentirebbero le gambe molli... sicuramente tutte le avversarie".  Bellezze indigene - Per una sorta di par condicio Bild mostra le foto anche di atlete di altra nazionalità diverse dallo stereotipo di bellezza che piace ai tedeschi. Della Pimsiri Sirikaew, la thailandese che ha vinto la medaglia d'argento nella categoria 58Kg nel sollevamento pesi, dicono: "Meches bionde e orecchini. Da non credere, ha davvero preso parte alla competizione femminile. E questa foto lo dimostra!". Da ridire anche sulla campionessa cinese di judo Fei Chen, della nord-coreana Jong Sim Rim, della tunisina Hassine Ghada, di Anna Nurmukhambetova del Kazakhistan e della statunitense Brenda Villa. Ma invece di puntare il dito contro le donne (atlete) altrui, perché non guardare in casa propria? Eppure non è difficile basta dare un'occhiata alla campionessa di hockey sul prato che ha portato la bandiera tedesca: Natasha Keller (nella foto).