Roma, 28 apr. - (Adnkronos) - E' il boss della Magliana Angelo Angelotti il bandito rimasto ucciso nella rapina ai due gioiellieri questa mattina a Roma. Angelotti, 61 anni, identificato dalla polizia, e' stato uno dei partecipanti all'omicidio di Enrico "Renatino" De Pedis, il numero uno dell'organizzazione criminale, assassinato per un regolamento di conti su ordine dei suoi "vecchi amici" il 2 febbraio del 1990, e attualmente seppellito nella basilica di Sant'Apollinare. Condannato in via definitiva a 15 anni di reclusione per concorso nell'omicidio di De Pedis, sarebbe stato proprio Angelotti a fare da esca per attirare Renatino sul luogo dell'agguato: con la scusa di un acquisto di preziosi lo avrebbe infatti invitato nella sua bottega da antiquario in via del Pellegrino, a pochi passi da Campo de' Fiori, davanti alla quale il boss venne freddato da due sicari in moto intorno alle 13. Una responsabilita' che pero' Angelotti ha sempre negato: "Non sono un infame. Io quella mattina in via del Pellegrino non c'ero". Cresciuto a Tor Marancia, Angelo Angelotti aveva alle spalle una lunga carriera criminale proseguita anche dopo il declino della Banda della Magliana storica seguito all'operazione "Colosseo", l'inchiesta del 1993 che porto' a decine di arresti e di fatto porto' allo smantellamento dell'organizzazione. (segue)