Se ha un merito l’intervista postuma a Reginald Bartholomew, gran burattinaio di politica italiana e poi della finanza mondiale, un po’ troppo colomba autoproclamatasi per i miei gusti in articulo mortis, è quello di smuovere le acque maleodoranti della celebrazione commossa vent’anni dopo di Mani Pulite, ultimata a colpi di libri, lacrime e nomine in consigli di amministrazione Rai. E di costringere a tirar fuori qualche dettaglio a ricordo del fatto incontrovertibile - ma non affermato - che fu una schifezza, che fu guerra civile, che fu inchiesta a senso unico, che uccise un grande statista, Bettino Craxi, consegnandolo ingiustissimamente a una memoria controversa, ma soprattutto che produsse il disastro della giustizia usata come strumento politico che ci affligge ancora oggi. Leggi l'articolo integrale di Maria Giovanna Maglie su Libero in edicola oggi 1 settembre