CATEGORIE

Telegramma da un Paese nei guai

Mattias Mainiero risponde a Gino Vercesi
di Mattias Mainiero domenica 8 luglio 2012
Telegramma da un Paese nei guai

2' di lettura

Egregio Mattias Mainiero, mi riferisco alla lettera “Il postino non bussa più”. Il signor Castriota espone una situazione di disservizio. Lei risponde ironicamente. Ma la sua risposta non è comica e svela una volta di più che chi avrebbe il dovere di aiutare a denunciare i disservizi in effetti pensa solo a far ridere. Gino Vercesi Milano Oste, è buono il vino? No, caro Vercesi, io non le dirò, e non solo perché sono astemio, che il vino della rubrica “A tu per tu” è buono e frizzante, fresco e adatto alla stagione. Troppo semplice. Io le riporto una lettera della signora Renata Bucci di Brescia: «Non sopporto più il lamento scomposto, urlato, quasi sempre non supportato da elementi conoscitivi. Il puntare il dito sempre e comunque su reali o presunte colpevolezze mi dà la nausea…». Seguono altre considerazioni. Veniamo a noi: la signora Bucci è stufa. Molti lettori sono stufi. Io con loro. Non si può, tutti i giorni di tutte le settimane, raccontarsi che questo non va e quest’altro neppure, questa è una catastrofe e quest’altra è una maledizione. Le banche? Un covo di ladri. I politici? Tutti malfattori. Non è vero: ci sono servizi che funzionano e servizi che non funzionano, servizi che andrebbero eliminati dalla faccia della terra per la loro indecenza e servizi che tutto il mondo ci invidia. E Libero, quando i servizi non funzionano o funzionano male, lo dice. Racconta malefatte, ritardi, disagi e disastri. Elenca sprechi. Dà suggerimenti. Ogni tanto (semel in anno) ci scherza un po’ su. Per stemperare, perché non possiamo sempre piangere, perché il fegato in qualche modo va salvaguardato. Perché la signora Bucci è stufa. E comunque, caro mio, su una cosa lei ha ragione. Quella risposta non era ironica: era tragica. Parlava di un Paese terrorizzato, un Paese che ha perso la fiducia nello Stato, un Paese in cui il servizio postale, non per colpa sua, ormai recapita solo dichiarazioni di guerra: avvisi di pagamento, ingiunzioni, raccomandate minatorie. Un Paese in cui i postini a volte arrivano puntualmente e a volte no, ma se arrivassero e non recapitassero solo guai sarebbe molto meglio. E lei non è d’accordo. Liberissimo, anche se non ne capisco il motivo. Per spiegarmelo, mi mandi un telegramma: a strettissimo giro di posta (due o tre mesi?) le risponderò. Chiedo venia: sono stato un po’ ironico. mattias.mainiero@liberoquotidiano.it

Le president Emmanuel Macron attacca Libero: quello che non spiega sui cardinali

Fedele ai suoi 25 anni Libero sul web cambia vestito e resta corsaro

IA Intelligenze Artificiali, il tema più caldo del momento: rivedi il dibattito organizzato da Libero

tag

Emmanuel Macron attacca Libero: quello che non spiega sui cardinali

Mario Sechi

Libero sul web cambia vestito e resta corsaro

Mario Sechi

Intelligenze Artificiali, il tema più caldo del momento: rivedi il dibattito organizzato da Libero

Mussolini diventa un caso, la sinistra accusa Libero di nostalgia del duce: non sanno neanche leggere

Tommaso Montesano

Italia-Kuwait, l’ambasciatore Al Qahtani: forte cooperazione nell’aviazione civile, difesa e sanità

Le relazioni di cooperazione bilaterale tra Kuwait e Italia “sono radicate e storiche in diversi campi tra i quali...

100 anni di Petti a Tuttofood 2025

Dal 5 all’8 maggio Italian Food S.p.A. e il marchio Petti tornano protagonisti alla decima edizione di Tuttofood ...

Zzzz…desert di Francesca Leone

Prima di partire per il Giappone, dove esporrà nel Padiglione Italiano all’Expo 2025 di Osaka, Frances...

Cani in b(r)anco sbarca alla Regione Lazio

Insegnare a bambini e ragazzi il rispetto per gli animali. È l’obiettivo del progetto “Cani in b(ranc...