Alle Olimpiadi si fa sesso e pure parecchio. Federica Pellegrini e Hope Solo, il portiere della nazionale femminile di calcio statunitense, l'avevano detto. E gli organizzatori di Londra 2012 le hanno prese molto sul serio, tanto da prepararsi al meglio. Al villaggio olimpico, infatti, saranno messi a disposizione dei 10.500 atleti ben 150mila preservativi, da distribuire gratuitamente per tutta la durata della manifestazione. Dati alla mano, rispetto alle precedenti edizioni si tratta di un vero e proprio record: 50% in più dei Giochi di Pechino del 2008, dove vennero messi a disposizione circa 100mila condom, addirittura il triplo di Barcellona '92 (furono 50mila), mentre Seul 1998 è nettamente staccata con i suoi 8.500. Per la precisione, a ciascun atleta spetterebbero circa 15 profilattici, da integrare, se necessario, con rifornimenti extra: secondo il tabloid Mirror, la Durex garantirebbe un ulteriore rifornimento nel caso in cui qualcuno arrivasse a secco. Eventualità, per altro, molto probabile, dal momento che quest'anno sarà consentito l'ingresso al villaggio ai partner degli atleti, con il numero di ospiti giornalieri già salito a 3.500. Ma i londinesi sono stati ancora più previdenti: per coloro che volessero trascurare la prevenzione, è già stato ordinato un ragguardevole numero di test di gravidanza. C'è chi, comunque, pensa che gli sportivi di casa farebbero meglio a concentrarsi solo sulle gare: "Tutti sanno bene cosa significhi vivere nel villaggio olimpico, dove girano ormoni impazziti e frustrazione sessuale – ha spiegato una fonte anonima al Mirror –, ma per gli atleti inglesi queste sono le Olimpiadi di casa e quindi sarebbe meglio che si concentrassero solo sulle medaglie da vincere, scatenandosi con il sesso a Giochi finiti".