Sergio Marchionne
A pochi giorni dalle elezioni presidenziali, Barack Obama torna a contrattaccare Mitt Romney sulla vicenda Chrysler-Cina e usa come testimonial lo stesso Sergio Marchionne, uomo dell'anno negli States ma "licenziato" dal governo tecnico in Italia, che difende gli operai della Fiom. In uno spot postato su internet dal titolo "Romney Style: come distruggere la credibilità della tua campagna in cinque facili mosse", lo staff del presidente Obama critica il rivale repubblicano per le sue bugie, tra le quali la presunta decisione del gruppo Fiat-Chrysler di spostare la produzione della Jeep dagli Stati Uniti alla Cina. Si tratterebbe solo di falsità, smentite dall’inquilino della Casa Bianca, dai media e infine dallo stesso Marchionne che in una mail inviata ai dipendenti, e ripresa testualmente nello spot, aveva ribadito che "la produzione di Jeep non verrà spostata dagli Stati Uniti alla Cina. E’ sbagliato sostenere qualcosa di diverso". In sostanza, mentre la sinistra e il governo, in Italia, vogliono distruggere Marchionne, negli Stati Uniti viene venerato: e Sergio diventa il testimonial della sinistra americana, i democratici di Barack. Marchionne testimonial di Obama Guarda lo spot su LiberoTV