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Buffon non festeggia: la lezione del "vecchietto" ai suoi compagni

Dopo il triplice fischio contro la Germania sfoga la sua rabbia e corre negli spogliatoi: "Non si può soffrire così"
di Andrea Tempestini sabato 30 giugno 2012

2' di lettura

Triplice fischio. Italia in finale contro la Spagna. La Germania battuta. Un'altra volta. Inizia la festa, perché non si può non festeggiare la vittoria alla semifinale degli Europei. Nelle piazze si scatena la follia collettiva. Sul campo di Varsavia i tedeschi piagnono e gli azzurri esultano, si abbracciano, saltano l'uno stretto all'altro. Ma non tutti. Uno di loro, il capitano, con gli occhi sbarrati e i pugni chiusi, si fa strada scansando i compagni e schiaffeggando la mascotte che cerca il suo "cinque". Gianluigi Buffon è una furia. Non festeggia. Conquista subito il tunnel degli spogliatoi. Per lui è rabbia, la tensione che esplode. La reazione dopo le critiche che gli sono piovute addosso per il vizio delle scommesse? Possibile c'entrino qualcosa. Il portierone nelle ultime settimane non ha mai mostrato il suo celebre sorriso, ha sempre tenuto i denti stretti e un brutto muso con i cronisti che lo intervistavano. Il motivo lo ha lasciato intendere: è stato massacrato, e secondo lui non se lo meritava. Ma giovedì sera, almeno stando alle sue parole, le scommesse e le frecciate della stampa non c'entravano nulla. Buffon ha parlato, un mezzo sorriso lo ha "concesso", e ha spiegato la sua ira: "Non si può soffrire così. L'Europeo è una cosa seria, le gare vanno vinte quando si deve". Il punto è che contro la Germania l'Italia ha dominato ma, paradossalmente, ha rischiato di subire il pareggio negli ultimi minuti. Troppe distrazioni, un rigore concesso e tre errori sotto porta: una partita che poteva finire 4-0 è finita 2-1. Un fantastico successo, comunque, ma troppo sofferto secondo il portierone. Che si sottrae alla festa e mostra in mondovisione la sua ira. Un messaggio ben preciso del "vecchietto" (come si autodefinisce) ai compagni di squadra: restate concentrati, ora c'è la Spagna, e se sprecate quello che avete sprecato contro i tedeschi...

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