Perugia, 28 nov. (Adnkronos) - Eccezioni relative alla competenza territoriale sono state sollevate stamani dai difensori degli imputati nel processo alla cosiddetta"cricca" che avrebbe gestito illecitamente gli appalti dei Grandi Eventi. Davanti al tribunale collegiale di Perugia, presieduto dal giudice Daniele Cenci, i legali degli imputati, a processo tra gli altri l'ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, Fabio De Santis, ex provveditore alle opere pubbliche, l'imprenditore romano Diego Anemone, chiedono che il processo venga celebrato a Roma, sede competente secondo la loro interpretazione. In aula a Perugia stamattina sono presenti l'ex provveditore alle opere pubbliche, Fabio De Santis e l'ex commissario straordinario per i mondiali di nuoto del 2009 a Roma, Claudio Rinaldi. L'indagine sugli appalti dei Grandi Eventi era approdata a Perugia per competenza per il coinvolgimento del giudice romano Achille Toro. Lo stesso, implicato nell'inchiesta insieme al figlio Camillo, ha patteggiato una pena di otto mesi per rivelazione di segreto d'ufficio, uscendo di fatto dal processo. Le difese chiedono che il processo venga spostato a Roma per tutte le posizioni non collegate al magistrato romano. Alla richiesta dei legali si oppone il pubblico ministero titolare dell'indagine Massimo Casucci. La stessa eccezione era gia' stata sollevata nel corso dell'udienza preliminare e il gup Claudia Matteini aveva stabilito che la sede competente era Perugia. Sul punto si era espressa anche la Corte di Cassazione e il tribunale del Riesame di Perugia, stabilendo come sede competente il capoluogo umbro.
