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Bionda, mai senza i tacchi a spillo e potente: la top manager cresciuta col ministro

Il ritratto di Raffaella Mastrofilippo, ai vertici di Banca Intesa e cresciuta nell'istituto ai tempi in cui l'ad era Corradino
di Andrea Tempestini domenica 16 settembre 2012

La Mastrofilippo nella foto di "Myself"

3' di lettura

Raffaella Mastrofilippo è fra i top manager di Banca Intesa cresciuti sotto Corrado Passera. Bella, biondissima (per scelta), rivela (senza rivelare il cognome, come vi diamo conto nell'articolo) di non disprezzare il nomigliolo "Barbie", spiega che lei ai tacchi a spillo non ci rinuncerà mai e che "le regole sono fatte per essere trasgredite". Aggressiva e seducente, la top manager romana. Oggi la Mastrofilippo è responsabile della governance dei sistemi informativi dell'intero gruppo Intesa. Interviene spesso a convegni di settore e rappresenta la banca anche in organismi di categoria. Questo settembre appare semianonima (si fa fotografare, dice il suo vero nome e l' età, come detto tace il cognome e non dice la banca per cui lavora), sul mensile Myself della Condè Nast. E' lei ad aprire un servizio su "Bionda si nasce o si diventa?", mostrandosi in una versione sexy che solo un'intervista di un paio di anni fa all'inserto Job del Sole 24 ore aveva fatto supporre (e vi diamo conto anche di questa). Foto e testo della nuova performance di Raffaella hanno fatto il giro delle stanze del gruppo bancario, suscitando le inevitabili chiacchiere... Ma lei non sembra per nulla imbarazzata. Evviva le Barbie - Tra le frasi rilasciate dalla signora Mastrofilippo nell'intervista, quella in cui rivela: "Non l'avrei mai detto, un giorno mi hanno chiamata Barbie e non mi sono nemmeno offesa. E’ capitato in ufficio, e se lì per lì stavo per perdere la calma (l’epiteto non è proprio edificante), poi ho capito che agli stereotipi non si sfugge. Il segreto è passarci sopra. Perché sì, io sono bionda e ho i capelli lunghi, e come le Barbie con cui giocavo da piccola mi vesto elegante e porto i tacchi: mi sento femminile, ma di certo non meno competitiva sul lavoro. Sono una dirigente di una grande banca, un ambiente ad alto tasso di testosterone. Credete che potrei farcela se mi facessi influenzare dai giudizi dei miei fratelli maschi?". E poi la dichiarazione d'amore per la sua "chioma bionda" a cui "non rinuncerei mai. Farmi bionda è stata una dichiarazione d'indipendenza". Trasgredire le regole - Ma la donna cresciuta sotto l'ala dell'oggi superministro Corrado Passera, nell'intervista rilasciata nel 2008 al Sole 24 Ore (senza la protezione dell'anonimato) si mostrava già aggressiva. Il titolo? "Mai senza tacchi, sempre in giacca". Provocante già da diversi anni, insomma. La biondona spiegava che "le regole sono fatte per essere trasgredite", e che "di tutti i comandamenti del dress code dell'ufficio ne rispetta soltanto uno, la giacca". Nell'introduzione all'intervista venviva rimarcata la "passione sfrenata (tutta femminile) per il vestire". A lei, proseguiva il distico, piace "vestire estroso, spiritoso" ma "senza scivoloni di gusto". Già, perché "in un ambiente molto conservatore come la banca, la sua è una sfida quotidiana (vinta, peraltro) ai manuali del dress for success". Un manager rampante, dall'aspetto conturbante, che non rinuncia mai all'eleganza. Apologia del tacco alto - Nell'intervista al Sole 24 Ore, la Mastrofilippo raccontava tutti i segretri del tacco a spillo. Si parla di "tacco alto": "La donna che lo porta - spiegava -, si dice, sottolinea troppo la sua femminilità, e questo non è visto bene dalle altre donne che mettono i tacchi bassi e dagli uomini che le leggono ancora come un richiamo sessuale, seduttivo". Ma la super manager, già allora, se ne fergava: "Non ci rinuncio, neanche per sogno. Sono una donna e lo affermo, il tacco alto fa parte del mio stile". Ma anche per lei ci sono delle "linee rosse" che non possono essere oltrepassate: "Scollature vertiginose, minigonna, il look sexy tipo calze a rete larga".

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