La Capitale rissosa come AteneCi si azzuffa anche per l'acqua

Maxi lite in Campidoglio sulla cessione di Acea
di Eliana Giustodomenica 10 giugno 2012
La Capitale rissosa come AteneCi si azzuffa anche per l'acqua
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Ormai siamo diventati come la Grecia,  dove un deputato neonazista ha aggredito e picchiato due colleghe della sinistra radicale, durante un dibattito televisivo. Dopo i manifestanti in piazza per bloccare la realizzazione della discarica alle porte di Roma, e toccato ai consiglieri comunali della Capitale  che si sono azzuffati per la cessione del 21% di Acea, l’azienda  municipalizzata che fornisce acqua e luce ai romani. In Aula Giulio Cesare, mentre era in discussione la delibera che prevede la vendita delle quote controllate dal Comune di Roma, è scoppiata una vera propria rissa. Dopo la richiesta di sospensiva avanzata dai consiglieri comunali del Pdl i rappresentanti dei comitati Acqua pubblica, circa una cinquantina, si sono alzati gridando «buffoni, buffoni» e «vergogna impostori» ai consiglieri comunali. In piedi anche i rappresentati dell’opposizione che hanno esposto cartelli con la scritta «Alemanno vuole vendere l’acqua dei romani».  Altri consiglieri per alcuni istanti sono saliti sugli scranni riservati alla giunta, arrivando anche a quello del presidente dell’assemblea.  «Hanno preso a calci le scrivanie rovesciandole», spiegano i consiglieri comunali di maggioranza, Antonino Torre e Giuseppe La Fortuna, che hanno presentato una denuncia nei confronti  Di Dario Rossin e Andrea Alzetta, capogruppo de La Destra il primo e di Roma in Action il secondo. «Mi auguro che insieme alla denuncia nei miei confronti», sostiene Rossin, «gli esponenti della maggioranza abbiano un sussulto d’orgoglio e presentino un esposto sulla palese illegittimità degli atti della maggioranza».