L'analisi del voto Usa: Obama spinto da minoranze, immigrati e donne

Barack, come nel 2008, vince grazie alla mobilitazione di quelle fette della popolazione tradizionalmente restie al voto
di Andrea Tempestinidomenica 11 novembre 2012
L'analisi del voto Usa: Obama spinto da minoranze, immigrati e donne
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Barack Obama vince ancora. E vince grazie alla straordinaria coalizione elettorale che lo ha sostenuto quattro anni fa, formata da donne, giovani, afroamericani e ispanici. La riconferma del presidente è dovuta in gran parte all'alta affluenza e al voto di studenti, disoccupati e immigrati. Nonostante tutti i timori delle scorse settimane riguardo ad una   flessione del sostegno da parte di questa base, gli exit poll confermano che questi gruppi elettorali sono stati la chiave della vittoria di martedì notte. Ecco un'analisi del voto, categoria per categoria. LE DONNE: Obama ha ottenuto il 55% del voto delle elettrici americane contro il 43% ottenuto da Mitt Romney, un 12% in più che non è molto lontano dal 13% in più ottenuto nel 2008. E’ curioso notare che il presidente ha un grande successo soprattutto tra le nubili - il 68% contro il 30% di Romney - distanziando l’avversario di ben 38 punti. MINORANZE: confermato anche il grande sostegno dato dagli elettori neri e latini al primo presidente afroamericano della storia. Tra gli elettori afroamericani naturalmente i dati in favore di Obama sono schiaccianti: il 93% ha votato per lui, mentre solo il 6% ha votato per l’elettorato. E anche l’afflusso alle urne degli elettori afroamericani, che è tradizionalmente molto basso, è rimasto al 13% registrato quattro anni con un notevole picco delle presenze alle urne.  AFROAMERICANI E ISPANICI - E’ aumentato il sostegno dato ad Obama dagli elettori ispanici, che hanno scelto al 69% il democratico contro il 29% che ha votato per Romney. Un distacco di 40 punti, che cresce rispetto a quello di 36 punti che aveva inflitto Obama quattro anni fa a John McCain, senatore di uno stato a forte presenza ispanica come   l'Arizona. Anche tra gli americani di origine asiatica Obama ha aumentato il sostegno: hanno votato per lui il 74% degli elettori asiatici, contro il 25% dato a Romney, con un margine di 49 punti, quasi il doppio rispetto ai 27 punti di quattro anni. GIOVANI: in questa fetta dell’elettorato è stata effettivamente  registrata la flessione temuta, anche se Obama ha mantenuto un ampio margine di 24 punti contro i 34 del 2008. Ma va osservato però che, contrariamente ai pronistici che ipotizzavano una maggiore disattenzione da parte degli elettori tra i 19 e i 29 anni, l'affluenza alle urne degli elettori più giovani è stata leggermente superiore alla media e questo è stato un fattore della vittoria.Mentre, come successe con McCain, Romney ha ottenuto la maggioranza devi voti degli over 64, con il 51% contro il 45%. VOTO RELIGIOSO: come era prevedibile Romney ha vinto anche il voto dei protestanti, in particolare degli evangelici. Ma Obama ha vinto il voto dei cattolici, il 50% contro il 47% di Romney, nonostante le polemiche che ci sono state nei mesi scorsi con la chiesa cattolica americana per il fatto che la riforma sanitaria impone agli istituti cattolici di inserire i contraccettivi nei piani di assicurazione delle proprie dipendenti. Confermato poi il grande sostegno dei tra gli elettori ebrei per i democratici, con Obama che ha raccolto il 70% , anche se con una flessione di otto punti rispetto a quattro anni fa, forse un riflesso dell’evidente simpatia del governo israeliano per Romney accompagnate dalle tensioni personali tra Obama e il primo ministro Benjamin Netanyahu.