Dipende da Virginia e Ohio: mentre tutti aspettano la lunga notte del voto americano, si vota con leggero anticipo in due stati che potrebbero chiudere subito la contesa. Alle 19 italiane si chiudono le urne in Virginia, dove si eleggono tredici grandi elettori, mentre dalle 19,30 arriveranno le proiezioni dall'Ohio, dove di grandi elettori se ne eleggono diciotto. Il primo stato è centrale nella strategia del candidato Mitt Romney, che non a caso quì ha tenuto gli ultimi due appuntamenti della sua campagna elettorale: se dovesse perdervi terreno a favore del presidente uscente Barack Obama, la sua corsa alla Casa Bianca risulterebbe quasi compromessa. In bilico anche l'Ohio, "talismano" del partito dell'Elefantino: mai nessun repubblicano è diventato presidente senza vincere qui. Verdetto prima di cena? - Come si diceva, forse gli spettatori italiani non avranno bisogno di fare la levataccia per sapere chi sarà il nuovo inquilino della sala ovale di Washington. Presumendp che Obama abbia in tasca l’Ohio, spiegano gli esperti della Cnn, Barack potrebbe anche perdere il Colorado, la Virginia e la Florida, riuscendo comunque a sconfiggere Romney. In Florida, New Hampshire e Pennsylvania i seggi si chiuderanno alle 20. In Florida c'è la posta più alta, con 29 grandi elettori. Obama non conta sulla vittoria in Florida, mentre per Romney è cruciale. Alle 21 si chiuderanno i seggi in Colorado e Wisconsin, che valgono complessivamente diciannove grandi elettori, cioè a dire uno in più rispetto all’Ohio: se un candidato si aggiudicasse entrambi gli Stati la sua strada verso la Casa Bianca, osserva il New York Times, sarebbe spianata. In Iowa, dove Obama ha lanciato il suo appello finale, i seggi chiuderanno infine alle 21.