Renzo Bossi vive in un bilocale di 68 metri quadrati, intestato alla fidanzata. "Altro che ville di lusso", ha detto a 'Diva e donna'. "In questi giorni sembra che io viva in ville con Ferrari e tutto il resto, invece abito con Silvia, la mia fidanzata, in un bilocale in provincia di Milano, 68 metri quadrati. Altro che ville di lusso", ha spiegato. "Io e Silvia abbiamo deciso di vivere insieme da subito perchè facciamo sul serio. La nostra non è un’avventura: è da un anno che stiamo insieme. Non facciamo nulla per farci vedere, ma non ci nascondiamo". La fidanzata, Silvia Baldo conferma: "Viviamo in un appartamento intestato a me, ma Renzo contribuisce in tutto: dalla spesa alle bollette. Io so come vive e come ha sempre vissuto: conosco anche la sua famiglia. Sono sempre rimasta nell’ombra, ma ora voglio dire tutto perchè sono stata etichettata in modo negativo. Io non sono quella delle intercettazioni". Progetti per il futuro - E Bossi jr spiega i suoi progetti, dopo le dimissioni da consigliere regionale in seguito allo scandalo sull'uso dei soldi della Lega Nord. "Tornerò a fare il semplice militante. Perchè è questo che mi sono sempre sentito. Non un consigliere regionale. Mi sono candidato perchè la Lega me lo ha chiesto, ora tornerò ad attaccare i manifesti. Mio papà ha dato tutto per questo progetto, io lo porto avanti. La carica che ho non è un problema". "Ora vorrei sapere chi ha detto che avrei litigato con mio padre. E’ falso, i nostri rapporti sono ottimi. Continuo ad andare a casa a Gemonio, tutti i giorni. Ho passato la Pasqua con i miei genitori". "Se ho chiesto scusa a papà? No, gli ho detto che sono a disposizione del nuovo amministratore per portare tutti i documenti e le carte, come mi ha chiesto. Non è perchè sono suo figlio che mi crede a occhi chiusi". Tranquillo e fiducioso - "Sono tranquillo, sereno. Confido nella giustizia: non voglio entrare nei dettagli, ma dico solo che ho appena depositato in procura, a Varese, i documenti". Continua il trota nell'intervista a 'Diva e Donna'. "Mi sono dimesso anche se non sono indagato", ha spiegato, "L'ho fatto per liberare la Lega: in modo che il partito fosse libero di andare avanti nell’azione politica. Ho dimostrato di non aver nessun attaccamento alla poltrona e ai soldi: proprio ora che mi attaccano per il denaro".